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ASSOCIAZIONE DIPENDENTI DELLA BANCA TOSCANA COLLOCATI IN PENSIONE
San Pier Scheraggio

Firenze, riapre dopo anni di lavori e restauri San Pier Scheraggio

Nei giorni scorsi dopo lunghissimi lavori di studi e di restauro ha riaperto “San Pier Scheraggio” un luogo magico da dove prima si accedeva alla Galleria degli Uffizi. Un nuovo allestimento e il potenziamento dell'illuminazione curato dall’architetto Antonio Godoli, recupera e attualizza l’agibilità di questi spazi, già soggetti a restauro negli anni Trenta del ‘900. Le antiche vestigia di una delle tre navate dell'edificio sono rese visibili al di sotto della pavimentazione di cristallo trasparente, sulla quale i visitatori del museo potranno camminare per ammirare da vicino i resti dell'architettura medievale di San Pier Scheraggio (insieme a quelli di una cripta e di un chiostro realizzati successivamente, nel ‘400). Fino ad ora quest’area – e la colonna con l’affresco trecentesco di San Francesco - erano visibili solo da una passerella e non erano inseriti nel percorso di visita, ma accessibili solo in occasioni speciali.

L’apertura al pubblico di San Pier Scheraggio in questi giorni è un evento denso di significati, se si pensa al ruolo di spazio civico che la chiesa ebbe in epoca medievale. Ed è importante che dopo quasi due decenni torni visibile a tutti l’affresco con San Francesco, un’antichissima immagine del santo nazionale, all’interno di un’istituzione statale come gli Uffizi. Per celebrare la festa del santo assisiate, gli dedichiamo anche una bella mostra virtuale, visitabile online in tutto il mondo

(https://www.uffizi.it/mostre-virtuali/san-francesco): è un’occasione per ripensare al valore universale del suo messaggio di amore per il creato, attraverso le magnifiche opere delle nostre collezioni“ afferma Eike Schmidt direttore della Galleria degli Uffizi.

 

La storia di San Pier Scheraggio

Eretta nel XI secolo sulle vestigia di una chiesa preesistente, San Pietro in Scheraggio (il nome deriva da un fosso poi interrato utile allo “schiaraggio” delle acque reflue) era originariamente un ampio edificio a tre navate, con cripta, campanile e zona cimiteriale. Preesistente alla costruzione del Palazzo della Signoria, nel medioevo svolse un ruolo importante nella vita civica fiorentina, ospitando le riunioni degli organi del governo cittadino e il giuramento solenne dei Priori delle Arti. In questo luogo anche Dante Alighieri assunse l’incarico di Priore, come membro dell’Arte dei Medici e Speziali, per il periodo dal 15 giugno al 25 agosto 1300. Nel XV secolo, per ampliare lo spazio intorno al Palazzo della Signoria, fu distrutta la navata settentrionale della chiesa, rendendo necessari nuovi lavori, come l’innalzamento del pavimento. Con l’edificazione degli Uffizi, nel XVI secolo, la chiesa fu assai ridimensionata, ma continuò ad essere officiata fino alla sconsacrazione avvenuta nel 1782 per volontà di Pietro Leopoldo di Lorena.

 

San Francesco d’Assisi

Pittore fiorentino

1325-1335 circa affresco staccato

Le colonne di questa sala, risalenti alla chiesa romanica (XI secolo), dividevano la navatella meridionale dalla navata centrale. Nel XIV secolo furono ornate con affreschi votivi raffiguranti santi entro tabernacoli, di cui rimangono in vista alcuni frammenti. È ben visibile Francesco d’Assisi, vestito con il saio marrone cinto in vita da un cordone e con le mani segnate dalle stigmate, caratteristica distintiva del santo; A sinistra di Francesco, in basso, rimane la figura frammentaria della committente in preghiera. Nel XVI secolo, con la costruzione degli Uffizi, la chiesa di San Pier Scheraggio venne ridotta alla sola navata centrale e le colonne furono inglobate in una parete in muratura.

 

Questa occasione insieme alla piccola ma interessante mostra su Wright of Derby (Arte e scienza), inaugurata il 6 ottobre.  rappresentano un invito ad una visita ai Grando Uffizi che sempre di più e meglio sono fruibili specialmente in questo che in cui i visitatori sono notevolmente meno numerosi. Carlo Biancalani