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ASSOCIAZIONE DIPENDENTI DELLA BANCA TOSCANA COLLOCATI IN PENSIONE
Vicenda esodati bancari – La “buona pratica” della Pubblica amministrazione

A partire dall’anno di imposta 2016, l’Agenzia delle Entrate ha notificato a circa undicimila ex bancari che hanno aderito ai Fondi di Solidarietà, istituiti da circa 20 anni, una richiesta di conguaglio sugli assegni percepiti, di fatto equiparando tali somme ad “altre indennità” (TFR o equipollenti) e non a titolo di sostegno al reddito.

Sembrerebbe un chiaro errore, riscontrato anche  nella trasmissione delle certificazioni uniche che l’Inps effettua all’Agenzia delle Entrate e che, a partire appunto dal 2016, riporterebbero dei codici che classificano queste somme in modo errato.

Il condizionale è d’obbligo quando si ha a che fare con il fisco e, sebbene la legislazione in vigore che disciplina i Fondi di solidarietà sia sufficientemente chiara sulla tipologia di reddito,  su come si calcola e come viene tassato, sul fatto che al lavoratore spetti un assegno mensile equiparato all’importo netto della pensione maturata, migliaia di lavoratori e le loro famiglie sono piombati ormai da quasi due mesi in un vero e proprio incubo, la cui soluzione ancora non si scorge all’orizzonte.

Dispiace vedere la Pubblica Amministrazione, in questo caso Inps e Agenzia delle Entrate, trincerarsi da 50 giorni in un rimpallo di responsabilità, senza avvertire la necessità e l’urgenza di un chiarimento immediato, facendosi parti diligenti e operare d’intesa per risolvere il problema.

Sono queste le situazioni che alimentano poi il populismo e l’avversione dei cittadini che finiscono per vedere nelle P.A. un “nemico”, evidenziando incompetenza e superficialità quando sappiamo invece che vi si trovano eccellenze e professionalità di tutto rilievo.

I Sindacati si stanno operando a fianco dei colleghi per risolvere la questione e, ad oggi, si aspetta un chiarimento dal Ministero Economia e Finanza, chiesto dall’Agenzia delle Entrate a valle dell’ultimo incontro col Sindacato di Mercoledì 9 Giugno, dove, fra l’altro, l’Agenzia stessa ha comunicato di non procedere, per il momento, all’iscrizione a ruolo delle somme oggetto dei conguagli richiesti.

Giovanni Rinaldi.

Firenze, 18/6/2021