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ASSOCIAZIONE DIPENDENTI DELLA BANCA TOSCANA COLLOCATI IN PENSIONE
Mostra su Penone agli Uffizi

La Mostra di Giuseppe Penone agli Uffizi

 

Non avrei mai pensato di ricredermi sulle opere di Giuseppe Penone dopo l’installazione al centro della nostra bellissima Piazza della Signoria del grande Albero dell’Artista,

Come penso la maggior parte dei fiorentini quell’albero giusto in mezzo alla piazza mi disturbava, sia per l’opera in se stessa sia perché cozzava col mio senso estetico che trovavo offeso da quell’oggetto che in qualche modo mi parava la visuale della piazza senza nulla se non le opere che già sovrabbondano in ogni lato: palazzi, fontane, monumenti di grande artisti senza considerare quella magnifica galleria all’aperto che è la Loggia dei Lanzi.

Dopo aver visto le opere di Giuseppe Penone esposte all’interno degli Uffizi ho scoperto che tutto aveva un senso.

Le opere ben collocate nella Galleria e al piano inferiore nel Gabinetto di Disegni e Stampe mi hanno fatto scoprire un’anima che invece non riuscivo prima a percepire.

L’anima di chi ama la natura, il legno e sopratutto gli alberi.

 

Ne sono davvero uno stupefacente esempio alcune opere che rimangono impresse e che personalmente mi hanno comunicato poesia, amore, senso del silenzio, dello spazio, dell’aria e tante altre sensazioni che ben si amalgamavano alle statue romane e ad altre grandi opere che sono li presenti da centinaia di anni.

Alcuni allestimenti, come per esempio quello prodotto per la stanza dell’Ermafrodita paiono addirittura essere vive, comunicare allo spettatore il respiro delle foglie.

Difficile spiegare le sensazioni provate anche di fronte a tronchi scavati e amorevolmente lavorati dove grazie al lavoro dell’artista compaiono figure da studiare da leggere,

Ancor di più la parte esposta nella Gabinetto di Disegni e Stampe, un drappo dipinto disteso per tutta la lunghezza della sala, forse più di 20 metri con riflessioni che paiono il racconto dell’albero stesso e ancora delle gigantografie grafiche dove a rilievo vere spine di acacia sono pazientemente state inserite una ad una per formare un grande disegno naturale, veramente impressionante.

Non aggiungo altro se non quello che Penone ha detto sugli alberi che per lui sono la fonte di ispirazione, con i quali in qualche modo parla e che raccontano le loro storie, La Storia in realtà di ognuno di loro narrata con i nodi, i rami, le foglie, le soste la natura che li circonda, la musica o il clima.

Vorrei riuscire a comunicare di più ma non credo di esserne capace ma invito i fortunati che si recheranno agli Uffizi ad osservare con attenzione questi lavori.

Carlo Biancalni