Questo sito si avvale di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Premendo il pulsante di accettazione acconsenti all’uso dei cookie.
ASSOCIAZIONE DIPENDENTI DELLA BANCA TOSCANA COLLOCATI IN PENSIONE
TABERNACOLO EUCARISTICO DI ANDREA DELLA ROBBIA NELLA CHIESA DEI SS. APOSTOLI

RESTAURATO IL TABERNACOLO EUCARISTICO DI ANDREA DELLA ROBBIA NELLA CHIESA DEI SS. APOSTOLI GRAZIE AI FRIENDS OF FLORENCE

 

La Fondazione Friends of Florence, costantemente vicina alle opere del capoluogo toscano, ha reso possibile queso nuovo bellissimo restauro nella una chiesa SS Apostoli che mantiene intatto il suo fascino nel cuore della città e che pur se di piccole dimensioni é uno scrigno di bellezza e di armonia mantenedo intatta la grande spiritualità che comunica bene a chiunque la visiti.

Il restauro del Tabernacolo Eucaristico, durato circa tre mesi, fa apprezzare in tutta la sua bellezza la pregevole opera di Andrea e Giovanni della Robbia.  la Fondazione si è avvalsa dei donatori Peter Fogliano e Hal Lester che hanno reso possibile l’intervento.

La Chiesa dei Santi Apostoli e Biagio è infatti una delle più antiche di Firenze, un piccolo scrigno di arte con una particolare armonia architettonica che, a dire del Vasari nella sua opera sulle vite degli artisti, suscitò lo stupore e l'ammirazione dello stesso Brunelleschi. Custode delle pietre del Santo Sepolcro, è impreziosita da alcune opere d'arte tra cui l'olio su tavola dello stesso Vasari che raffigura l'Immacolata Concezione e il capolavoro di Andrea e Giovanni della Robbia, che custodisce, oggi come allora, le specie eucaristiche.

L’opera Protagonista indiscusso dell’eredità robbiana dello zio Luca, Andrea, che muore nel 1525 all’alba dei suoi novant’anni, qui nella Chiesa dei SS. Apostoli intorno al 1512 dirige il figlio Giovanni nella realizzazione di questo grande tabernacolo eucaristico su commissione degli Acciaiuoli, una delle prestigiose famiglie patronali della chiesa. Secondo la notizia ritrovata da Pope-Hennessy (1979) il committente è Giovanni, figlio di quel Piero che frequentava assiduamente i cenacoli culturali di Lorenzo il Magnifico. Giovanni della Robbia, invece, stringerà fecondi rapporti artistici con Andrea del Sarto. Dunque, il cerchio si chiude intorno ad una serie di protagonisti della Firenze rinascimentale e l’opera in terracotta invetriata policroma che ammiriamo oggi dopo l’intervento di restauro, né è testimone visiva, formale e spirituale: la grazia dei movimenti dei grandi angeli reggicortina – già ricordati nella nota di pagamento dell’aprile del 1512 - si raccorda con la vivacità dei puttini, il tutto armonizzato dal contrappunto cromatico e dall’uso della visione prospettica, il cui centro è la volta a botte del ciborio. La predella delimitata lateralmente dagli stemmi degli Acciaiuoli sorregge l’intero tabernacolo sovrastato da una lunetta con il Padre Eterno e due angeli oranti. L’insieme è impreziosito da elementi architettonici di gusto classico, ricche ghirlande e teste di cherubini. Quali parti siano state realizzate dal figlio e quali dal padre, non ci è dato sapere, ma le differenze stilistiche fra un linguaggio più arcaico e chiaro (Andrea) ed uno più articolato e sentimentale (Giovanni) sono da trovarsi fra la parte inferiore e quella superiore. L’intervento di restauro ha voluto riportare all’antico splendore la superficie luminosa della maiolica, attraverso un’attenta pulitura preceduta da una campagna diagnostica accurata, volta a definire tutti gli aspetti legati alla conservazione e al successivo restauro. Le numerose lacune e le diverse interruzioni materiche provocate da fratture presenti sulle superfici, hanno portato inoltre i restauratori a eseguire nella fase finale del restauro un intervento cromatico, resosi necessario per ricomporre la leggibilità dell’opera nella sua interezza.

Vale la pena quindi la pena deviare dalla strada maestra che porta al Ponte Vecchio per soffermarsi ad ammirare questa piccola chiesa e le sue meraviglie.