A TUTTI I COLLEGHI IN QUIESCENZA CHE PERCEPISCONO LA PENSIONE INTEGRATIVA (EX BT)
Tutti coloro che non hanno ancora ricevuto la CU 2023 relativa alla pensione integrativa percepita nel 2023, possono collegarsi al sito web www.fondopensionemps.it entrare nella area riservata con le proprie credenziali, scaricando direttamente ognuno la propria Certificazione Unica. Un caro saluto a tutti.
Associazione Pensionati ex Banca Toscana
Questo comunicato è rivolto a tutti i nostri soci che hanno sottoscritto la copertura sanitaria con Assidim nel 2023.
In questi giorni stanno arrivando per posta elettronica le attestazioni del premio pagato alla compagnia per l’anno 2023, necessarie per la prossima dichiarazione dei redditi.
L’attestazione corrente, datata 14 Febbraio 2024, sostituisce quella precedentemente inviata nello scorso mese di Dicembre, datata 6 Dicembre 2023.
La differenze rispetto alla precedente dichiarazione consistono nella apposizione del codice fiscale dell’assistito, che prima non era presente, e nella puntualizzazione che il piano di assistenza discende da un accordo aziendale con la Banca Monte dei Paschi di Siena in favore dei suoi pensionati per il tramite della Cassa Assidim (vedi punto 2 della lettera).
Tale specifica inquadra più correttamente il premio pagato fra le previsioni di legge attualmente in vigore che ne consentono la piena deducibilità dal reddito (Comma 2 Art. 51 DPR 917 del 22 Dicembre 1986).
16 Marzo 2024
POLIZZA SANITARIA - INFORMAZIONE IMPORTANTE
Nella sezione Moduli e documenti abbiamo inserito la copia della comunicazione inviata da Assidim a tutti i pensionati iscritti al piano sanitario, contenente le istruzioni per effettuare la pre-adesione alla copertura per il 2024. Chi non avesse ricevuto la mail può consultare il documento.
Sempre nella sezione Moduli e documenti pubblichiamo anche il quadro sinottico delle prestazioni sia per gli Under che per gli Over 90
iN DATA 5 LUGLIO 2023 SI E' RIUNITO IL CONSIGLIO DIRETTIVO PER L'APPROVAZIONE DEL SEGUENTE ORDINE DEL GIORNO
1) Esito consultazione referendaria sulle modifiche allo Statuto Sociale;
2) Adempimenti successivi al Referendum
3) Sostegno alle popolazioni colpite dalle alluvioni in Emilia Romagna
4) possibilità di partecipare da remoto alle riunioni del Consiglio Direttivo tramite piattaforme on-line
5) Varie ed eventuali
NELLA SEZIONE MODULI E DOCUMENTI TROVERETE LA TASCRIZIONE INTEGRALE DELLA RIUNIONE CON I RISULTATI DEL REFERENDUM E GLI ALTRI PUNTI ALL'ORDINE DEL GIORNO, NONCHE' GLI ALLEGATI RELATIVI.
ASSOCIAZIONE PENSIONATI - COMITATO ESECUTIVO.
Alcuni suggerimenti per un corretto utilizzo delle procedure di rimborso
Nella Sezione DOCUMENTI troverete l'iter operativo per l'utilizzo delle procedure di rimborso, condensate nei file:
- VADEMECUM ASSIDIM;
- GUIDA OPERATIVA;
- MODULO RIMBORSI.
L' Associazione Pensionati BANCA TOSCANA rimane comunque a disposizione per fornire assistenza, sia in presenza, a Firenze nella nuova sede di Via Vasco de Gama 57 normalmente il mercoledì mattina e disponibile ai recapiti telefonici 338-3170841 e 055-282925.
Il Presidente
Valerio Androsoni
Si comunica che è disponibile, sul sito https://www.caspieonline.it/default.aspx?r=1 l'attestato dei contributi versati nel 2022 per la Polizza Sanitaria, valido ai fini fiscali della relativa dichiarazione dei redditi.
Il Comitato Esecutivo dell'Ass.ne Pensionati Banca Toscana
Per chi non avesse ancora effettuato la sottoscrizione/rinnovo della polizza sanitaria Marsh/Assidim, polizza proposta da MPS in continuazione con la vecchia Caspie/Poste Assicura, ricordiamo che detta possibilità termina il 28 febbraio prossimo.
Per coloro che l'hanno sottoscritta ricordiamo che per far si che diventi operativa a tutti gli effetti, prima di iniziare a richiedere rimborsi/prestazioni occorre espletare un passaggio complementare.
Detto passaggio è ben spiegato con la lettera/email che si riceve da Assidim, generalmente, un paio di giorni dopo aver effettuato il bonifico che rende effettiva la copertura assicurativa (dal 01/01/2023 per chi lo ha fatto entro il 07/02/2023- dal 01/02/23 per chi lo ha fatto/fa entro il 28/02/2023).
AREA RISERVATA - ACCESSO E FUNZIONI
inserisci il tuo CODICE NUCLEO ______ nello spazio Username e la tua password**, che puoi richiedere - se ancora non la conosci - come segue:
entra nel sito www.assidim.it;
alla voce 'AREE RISERVATE', clicca su 'Persone assistite (solo sanitaria)';
clicca su 'Registrati';
digita il codice richiesto e clicca su 'Avanti';
inserisci nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, indirizzo e-mail e Codice Nucleo ______;
autorizza il trattamento dei dati sensibili;
clicca su 'Richiedere i codici'.
** la password deve contenere una lettera maiuscola un numero ed un segno speciale ((spazio) ! " # $ % & ' ( ) * + , - . / : ; < = > ? @ [ ] ^ _` { | } ~), dei caratteri minuscoli - lunghezza minima 8 caratteri.
Una volta completata la registrazione, nell’Area Riservata è possibile trovare tutte le notizie su
- visionare/controllare/inserire/modificare i dati anagrafici del proprio nucleo familiare;
- consultare la scheda prestazioni, con le garanzie e i massimali di cui benefici;
- compilare online le richieste di rimborsodelle spese sanitarie sostenute, ottimizzando i tempi di liquidazione e potendo verificare in ogni momento lo stato delle pratiche;
- attivare il convenzionamento direttopresso il network di strutture sanitarie MyRete;
- attivare, nella sezione 'PROFILO', il servizio per ricevere tramite SMS o e-maillo stato delle pratiche visibile anche sul sito;
- visionare convenzionamenti e servizi attivi.
INDIRIZZI UTILI
ASSIDIM Via Pantano 2 – 20122 Milano – Tel. 028056207 – E-Mail: info@assidim.it – Sito Internet: www.assidim.it – C.F. 97140820156
Assistenza telefonica ASSIDIM 0248538987
Orari Dal lunedì al giovedì dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,00; venerdì dalle 9,30 alle 12,30
Indirizzo mail: pensionatimps@marsh.com
Il Comitato Direttivo dell'Associazione Pensionati Banca Toscana
Caro socio,
Apprendiamo ora di ulteriori novità, speriamo questa volta definitive, in tema di copertura assicurativa per le spese sanitarie, rispetto alla nostra precedente comunicazione della scorsa settimana.
Copertura tramite la Banca presso Assidim-Marsh. (https://www.marsh-professionisti.it/mps/)
Sono intervenuti importanti cambiamenti che riportiamo in sintesi. Dovremmo ricevere a breve la lettera della Banca, in base alla quale opereremo le nostre scelte individuali per l’eventuale adesione, nei termini e con le modalità ivi indicate.
La soluzione Assidim-Marsh sembra sia rimasta l’unica ed è stato possibile ottenere l’eliminazione del limite di età a 90 anni, aspetto importante non solo per chi ha superato questa età, ma anche per chi è vicino. Confermata la deducibilità dal reddito. Il premio per i single è stato ridotto a € 1470 ed in considerazione delle prestazioni superiori rispetto a quella di Poste appare comunque da prendere in considerazione; quello per i nuclei è fissato a € 1960.
In virtù di quanto sopra, ribadiamo ancora una volta che è necessario attendere la comunicazione ufficiale da parte della Banca e, nel frattempo, abbiamo aggiornato i relativi prospetti sinottici presenti nella sezione “moduli e documenti” del sito.
Firenze 12 Gennaio 2023.
Programma di rimborso spese mediche 2023 – personale in quiescenza
Caro socio,
In questi giorni, dopo varie vicissitudini che hanno interessato l’intero 2022 sul tema in oggetto, La Banca sta formalizzando un programma di rimborso spese mediche per i pensionati, separato da quello per i dipendenti in servizio, che mantiene la soluzione Poste del 2022 (ex Caspie) affiancandone una nuova, Assidim-Marsh. Assidim gestirà anche la polizza Poste in sostituzione della Caspie, per gli ex dipendenti che vorranno mantenerla.
Con queste due polizze, contrattualizzate da parte della Banca sulla base di accordo sindacale, si mantiene il regime fiscale di deducibilità dal reddito che, agendo sull’aliquota marginale, consente di ridurne il costo fino al 43%.
Tale copertura, sia con Poste che con Assidim, sarà possibile per tutti i dipendenti in pensione che al 31.12.2021 erano assicurati con Caspie/Poste, a prescindere da quanto singolarmente fatto nel 2022. Ovviamente dobbiamo tutti attendere la conferma ufficiale da parte della Banca, che dovrebbe avvenire, come di consueto, con lettera nominativa rivolta a tutti gli interessati, spedita generalmente nel corso del mese di gennaio. Chi non dovesse riceverla entro la fine del mese potrà contattare la nostra associazione per ottenere ogni possibile assistenza.
Pensando di fare cosa gradita, abbiamo cercato di riepilogare in due tabelle le principali specifiche che riguardano le suddette polizze al fine di orientare al meglio la scelta che ognuno di noi è tenuto a fare nelle prossime settimane se vuole programmare/mantenere una copertura assicurativa per l’anno in corso, per sé e per l’eventuale nucleo famigliare.
(cfr. www.pensionatibt.it sezione DOCUMENTI)
Alle due polizze sopra menzionate abbiamo ritenuto di aggiungere nel riepilogo anche il piano sanitario intermediato dalla CMA Banca Toscana, Aletheia/Previsalute nonché due soluzioni della Cesare Pozzo proposte dall’Associazione Pensionati del Monte dei Paschi di Siena. È bene essere chiari sul fatto che la scelta finale della polizza a cui aderire non potrà prescindere da un’attenta lettura dei dettagli delle relative coperture e condizioni che saranno forniti dalla Banca e dalle associazioni proponenti, essendo il nostro un semplice riepilogo che non può essere esaustivo di tutte le specifiche di ogni singola polizza.
Un caro saluto e augurio di Buon Anno!
Firenze, 4 Gennaio 2023
Il Comitato Esecutivo dell'Associazione Pensionati Banca Toscana
Firenze, 16 novembre 2022
Buongiorno a tutti,
Ci rivolgiamo ai colleghi che, fra gli oltre quattromila dipendenti che lasceranno a breve la Banca, hanno militato nelle file della ex Banca Toscana.
La nostra Associazione, che proprio quest’anno festeggia i sessant’anni di attività, si occupa da sempre di tutelare gli interessi dei dipendenti collocati in pensione (o in esodo) e loro superstiti.Siamo oltre mille soci, abbiamo la sede a Firenze e rappresentanti nelle province della Toscana.
Siamo e vogliamo continuare ad essere uno degli ultimi punti di riferimento per chi ancora avverte uno spirito di appartenenza con quello che ha rappresentato per oltre un secolo la Banca Toscana, all’interno del Gruppo MPS, fino all’integrazione del 2009.
Forniamo assistenza per il disbrigo delle pratiche relative alle polizze sanitarie, in particolare ai colleghi più anziani che non hanno dimestichezza con le procedure informatiche.
Sul sito internet www.pensionatibt.it potrete trovare utili informazioni oltre a tutti i nostri recapiti.
Siamo vicini ai soci aprendo la nostra sede ogni mercoledì e con la pubblicazione del periodico “Voce Nostra”, presente anche su Facebook, che attualmente esce quattro volte l’anno e viene recapitato a casa di tutti gli iscritti e dove tutti sono invitati a fornire eventuali contributi che verranno pubblicati.
Ci riuniamo in assemblea una volta l’anno, aperta a tutti i soci che vogliono e possono partecipare, e che rappresenta anche un momento conviviale per rivedersi e stare insieme.
Se deciderete di iscrivervi all’Associazione, la nostra quota è veramente irrisoria, 15 euro l’anno, e potrete farlo contattandoci direttamente oppure visitando il nostro sito internet www.pensionatibt.it , compilando l’apposito form e/o scaricando il modello di iscrizione. La quota sociale vi sarà addebitata solo a partire dal prossimo anno.
Per quanto ovvio, l’iscrizione alla nostra associazione non preclude la possibilità di iscriversi anche all’analoga associazione della Banca MPS. Vi aspettiamo!
Per ogni informazione siamo raggiungibili ai seguenti recapiti:
info@pensionatibt.it – Tel. 055/282925 – 338/3170841 – Via Vasco de Gama 57 c/o CMA ex BT Firenze
A TUTTI I PENSIONATI BANCA TOSCANA
E' in corso di spedizione il nr. 189 della rivista VOCE NOSTRA, già on line, dalla quale estrapoliamo un saluto molto particolare, che vogliamo mettere in risalto, certi che sarà cosa gradita, in primis per Giancarlo ed anche per tutti i suoi affezionatissimi lettori.
IL COMITATO DIRETTIVO
Nel corso del comitato odierno del Fondo di sostegno al reddito di ABI, l’INPS, attraverso il funzionario preposto ha tenuto a precisare:
- Il bonus di 200 euro spettanti agli esodati del credito ordinario e del credito cooperativo verranno erogati con mandato separato in data 20.7.2022; il ritardo è dovuto a modifiche ai programmi che l’Istituto ha dovuto apportare;
- In caso di esodo con il Fondo nel corso del 2021, l’eventuale somma ricevuta a titolo di incentivo NON concorre al reddito in quanto è stato trattato a tassazione separata;
- L’applicazione, prevista in circolare, attraverso cui sarà possibile verificare le ragioni del mancato accredito non è ancora stata rilasciata essendo in fase di test, a giorni dovrebbe essere disponibile, per quanto riguarda gli esodati sicuramente sarà disponibile per il 20.7;
- Per coloro che hanno avuto accesso al Fondo a cavallo tra giugno e luglio 2022 riceveranno il Bonus, se ne hanno diritto, tra qualche mese dovendo l’INPS recuperarli singolarmente, si chiarisce quindi che il Bonus non andrà perso e che l’erogazione sarà a carico dell’INPS.
- In ultimo, con gli assegni di settembre si potrebbero verificare differenze nell’importo degli stessi per coloro che hanno avuto accesso nei primi mesi del 2022, differenza dovuta al ricalcolo degli scaglioni di reddito introdotti dalla riforma degli stessi di inizio anno.
VALERIO ANDROSONI TEL. 327/5753159
VANNI MASSINI TEL. 335/8267069
ALESSANDRO BURATTI TEL. 329/1275816
GIOVANNI RINALDI TEL. 335/6426410
Si comunica che in data 14 maggio 2022 ore 10:00 presso l'Auditorium di Via Panciatichi in Firenze si svolgerà l'Assemblea Annuale dei Soci, in osservanza scrupolosa con le vigenti misure post fine emergenza Covid19, relative alle riunioni al chiuso
Maggiori dettagli nella sezione DOCUMENTI.
Con l'occasione ci è gradito augurare Buona Pasqua a voi ed alle vostre famiglie.
f.to Il Comitato Esecurivo Ass.ne Pens. Banca Toscana
Oggetto: Programma rimborso Spese Mediche 2022 – Personale in quiescenza.
Caro collega,
Come sei già a conoscenza la Banca ha inviato, via mail e in cartaceo, la lettera di invito all’adesione al programma in oggetto.
Allo scopo di rispondere alle richieste pervenute da diversi soci circa lo stato delle possibili alternative alla prosecuzione del rapporto con Poste Assicura, informiamo che sono in corso da parte delle Ass.ni Sindacali e dei Pensionati, contatti con primari operatori nel campo delle coperture sanitarie, prevalentemente sul versante delle Mutue, contatti che, anche se non ancora definiti, consentono valutazioni positive sulla possibilità di avere, per il 2023, un valido rapporto prestazioni-premi.
Ricordiamo comunque che, nel mondo delle Compagnie assicurative, è pressoché impossibile realizzare nuove coperture a soggetti che abbiano superato determinati limiti età, di recente allungati ai 75 anni, e in ogni caso, a prescindere dall’età, è esclusa per i primi 5 anni successivi all’entrata nella polizza la copertura per malattie pregresse.
Ripetiamo di seguito le opzioni possibili, già contenute nella precedente nota, fra le quali ognuno di noi è individualmente chiamato a scegliere:
- aderire entro la scadenza del 13.3.2022 alle peggiorate condizioni per l’anno di transizione, scelta fiscalmente favorevole e oggettivamente utile per i soggetti con età avanzata e/o malattie pregresse,
- abbandonare la copertura e coprirsi con l’offerta CMBT già esistente, che può essere utilizzata in qualsiasi momento,
- rinviare la copertura al momento in cui si renderanno disponibili anche altre offerte,
- rientrare nel 2023 nell’assetto che dovesse verificarsi per il periodo successivo.
Per quanto al punto 4 ricordiamo che è stato proposto alla Banca di non considerare l’uscita in questo eccezionale “anno di transizione”, come rottura della continuità, così da evitare l’esclusione delle “pregresse”. Il Sindacato, condividendo la richiesta, ha precisato che “tale possibilità dovrà avere a riferimento l’intera platea di aderenti alla copertura sanitaria alla data del 31.12.2021, senza pregiudizio per coloro che non intendessero rinnovare l’adesione per il corrente anno ….”.
02/03/22 Il PRESIDENTE
IMPORTANTE
Nella sezione DOCUMENTI troverete il testo ufficiale della lettera della BMPS contenente le istruzioni per il rinnovo della polizza sanitaria 2022. Il periodo di rinnovo parte da lunedì 21 febbraio e si conclude il 13 marzo. Chi ha già un riferimento di posta elettronica con CASPIE la riceverà per email, gli altri per posta. Stiamo predisponendo un prospetto orientativo con le differenze tra il 2021 e 2022, al quale allegheremo anche le caratteristiche/condizioni della polizza alternativa che la CMA Banca Toscana ha individuato già dallo scorso anno.
Il Comitato Esecutivo dell'Associazione Pensionati Banca Toscana
ASSOCIAZIONE PENSIONATI EX BANCA TOSCANA
Oggetto: Programma rimborso Spese Mediche 2022 – Personale in quiescenza.
Caro collega,
nel tuo interesse, se per il 2021 avevi confermato l’inserimento nel programma, ti invitiamo, prima di prendere le tue autonome decisioni per il 2022, a leggere attentamente questo nostro documento prima di decidere di rimanere privi di qualunque copertura sanitaria.
Siamo convinti che in questi tempi di Covid, come mai nel passato, si tratti di uno strumento assolutamente necessario, continuando a sussistere una prospettiva di attesa negli ospedali pubblici lunga, con rinvio per molti accertamenti o interventi non ritenuti urgenti: una situazione che crea nelle persone coinvolte stati di sofferenza anche psicologica.
A nostro avviso la tranquillità di non incorrere nel rischio di convivere mesi con una patologia già diagnosticata, aspettando il turno, è un valore da tutelare.
******
È notorio che in questi anni di Covid si è verificato un aumento della spesa sanitaria privata. Purtroppo, la Banca nell’ultima parte del 2021, alla ricerca di economie, ha ulteriormente colpito questo nostro benefit, già in precedenza dimezzato. Nella relazione del Comitato direttivo riportata sull’ultimo notiziario (se lo hai ricevuto!), si informava sulla decisione, certamente grave, della Banca di porre a totale carico dei pensionati il premio da pagare per la polizza, rimasto per tre anni fermo.
Dopo una serie di continui solleciti, solo oggi ci sono giunte informazioni, ancora non ufficiali, che consentono di dimensionare questo aggravio. Ovviamente seguirà la consueta comunicazione della Banca con tutti gli elementi di dettaglio e l’indicazione della scadenza per l’adesione, presumibilmente la fine del corrente mese.
Questa nostra comunicazione ha lo scopo di consentirti di valutare, individualmente, se aderire o meno alla proposta per l'anno 2022. Esse comportano per questo anno di transizione un ingente aumento del premio (in base a quanto emerso intorno ai 1250-1270 €), e alcune riduzioni delle prestazioni, con marcato accrescimento delle franchigie per le prestazioni ospedaliere fuori rete; inoltre non contemplano più l’iscrizione gratuita, nei “nuclei”, del coniuge a carico, raddoppiando così, potenzialmente, l’onere a molti di noi.
La misura di questi aumenti supera la nostra attesa e ci appare ingiustificata, in quanto ben superiore a quanto necessario per il riequilibrio del rapporto prestazioni/premi, andando quindi ad aggravare la decisione aziendale sopra indicata.
Già da mesi l’Associazione cercava alternative sul mercato assicurativo. Purtroppo, dobbiamo segnalare che non sono state individuate Compagnie Assicuratrici disponibili a coperture, sostitutive dell’attuale, da noi ritenute consigliabili. Difatti ci sono limiti di età all’ingresso e, soprattutto, la cessazione della copertura al raggiungimento di 80, massimo 85 anni. Inoltre, in tutti i casi è presente, per i nuovi iscritti l'esclusione delle coperture per le patologie pregresse per cinque anni. Per molti di noi questo vincolo può essere determinante.
Anche per questo canale non si sono sinora concretizzate dettagliate offerte, riteniamo tuttavia che le ricerche sviluppate possano consentire nel futuro livelli inferiori di oneri, da confrontare tempestivamente con quelle che la Banca ha dichiarato voler mettere tempestivamente a punto. In effetti la stessa dovrà pensare all’assistenza sanitaria per gli anni a venire, visto che le attuali valgono solo per il 2022.
Se dunque tu deciderai, quale male minore, di restare con Poste Assicura in questo anno di transizione, magari riducendo al solo titolare l’impegno economico, avrai posto le premesse per ogni possibile scelta successiva.
Qualora invece tu decidessi di non confermare l’adesione ti ricordiamo che l’abbandono è, nell’attuale normativa, definitivo.
Riteniamo comunque utile segnalare/ricordare il Piano Sanitario individuato da tempo dalla Cassa Mutua Banca Toscana, che offre coperture assistenziali analoghe estendibili anche ai familiari a carico e no, con costi che, a questo punto, si presentano sicuramente concorrenziali.
Da parte nostra continueremo comunque ad informarti di ogni possibile sviluppo, ma per farlo in tempi utili occorre che tu ci comunichi un indirizzo e-mail (può essere quello utilizzato per la conferma dell’adesione) a cui trasmettere le nostre comunicazioni, inviando (o facendo inviare) una mail a: info@pensionatibt.it.
Le stesse comunicazioni resteranno accessibili sul nostro sito: www.pensionatibt.it
Firenze, 07 febbraio 2022
ASSOCIAZIONE PENSIONATI EX BANCA TOSCANA
Riguardo al rinnovo della polizza in oggetto, per la quale non abbiamo ricevuto ancora comunicazioni ufficiali dalla compagnia di assicurazione, siamo ancora in attesa di notizie certe.
Dall’Associazione dei Pensionati del Monte dei Paschi abbiamo appreso che la Banca non è disponibile a mantenere, nel 2022, oneri per la polizza pensionati, per cui l’intero costo sarebbe a nostro carico e, quasi sicuramente, superiore a quello del 2021.
Peraltro, le ipotesi di copertura che sono state partecipate alla predetta associazione non sono state ritenute adeguate, per cui continua in questi giorni il confronto per la ricerca di alternative.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda
Firenze 20 Gennaio 2022
Il Presidente, il Consiglio Direttivo, i Collegi dei Probiviri e dei Revisori, la Dotazione Emilio Terrosi e la Redazione di Voce Nostra porgono ai Soci, ai loro Familiari ed a tutti i colleghi della ex Banca Toscana i migliori auguri per le imminenti Feste Natalizie e per un nuovo anno pieno di salute e serenità.
UN RESTAURO MAGICO NELLA BASILICA DI SAN MINIATO AL MONTE A FIRENZE
Chi ha sfogliato un qualsiasi manuale di Storia dell’Arte si è certamente imbattuto nella celebre Cappella del Cardinale del Portogallo quale esempio rinascimentale aggiunto alla romanica Basilica di San Miniato al Monte che dall’alto domina Firenze.
Un ampio e approfondito restauro finanziato da Friends of Florence è stato reso possibile grazie generoso lascito del prof. Jon Cherubini, il cui grande amore per l’Arte e per Firenze. Purtroppo il professor Cherubini che ci ha lasciato nel febbraio di quest’anno non ha potuto godere dello splendido risultato del restauro.
Ma come mai questa splendida cappella venne costruita?
Giacomo di Coimbra, quartogenito del primo Duca di Coimbra, venne nominato Cardinale a soli 23 anni da Papa Callisto III nel 1456, nel 1459 si trovava a Roma quando venne invitato al Concilio di Mantova indetto da Pio II per cercare di fronteggiare i turchi ottomani che avevano pochi anni prima conquistato Costantinopoli. Il Cardinale del Portogallo - anche detto Cardinale di Coimbra o di Lusitania – si ammalò con sintomi già a Siena e poi il 27 agosto del 1459 morì a Firenze a soli 26 anni avendo appena il tempo di dettare le sue ultime volontà.
Fra queste voler essere seppellito nella Basilica di San Miniato. Per la costruzione della sua cappella venne incaricato il suo tutore l’arcivescovo Silves Alvaro che reperì i fondi necessari e individuò gli artisti che vi avrebbero lavorato e tanto per citarne qualcuno:
Antonio Rossellino
Alessio Baldovinetti
Piero ed Antonio del Pollaiolo
Antonio Rossellino
Luca della Robbia
Desiderio da Settignano
Un “Parterre de Roy” quindi.
Il risultato deve essere visto più che descritto perché questa è una cappella funebre che non intristisce se non per la giovane età del destinatario ma in tutto e per tutto allieta lo spirito per la sua soffusa ed incisiva armonia che va dal soffitto al pavimento e all’insieme. Il progetto, le opere, sono tutte mirabili e un ringraziamento quindi alla memoria di Jon Cherubini ai Frienda of Florence a tutte le maestranze che hanno migliorato la conservazione e reso di nuovo fruibile questo splendida opera nella sua magnificenza.
Carlo Biancalani
COMUNICATO
Fondo di solidarietà bilaterale del credito ordinario e cooperativo
Con riferimento all’iniziativa dell’Agenzia delle Entrate di procedere alla riliquidazione dell’assegno straordinario del Fondo di Solidarietà, da noi giudicata infondata e sbagliata, FABI, FIRST, FISAC, UILCA e UNISIN hanno da subito posto in atto le necessarie iniziative affinché si giungesse al ripristino di quanto definito nell’Accordo istitutivo del Fondo e dei susseguenti provvedimenti legislativi.
In particolare, lo scorso 17 giugno abbiamo inviato al Ministro dell’Economia e Finanze, al Ministro del Lavoro e degli Affari Sociali, alla Direzione Generale delle Finanze del MEF, al Presidente dell’INPS e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate, nonché per conoscenza ai due Relatori, una proposta di norma interpretativa, con l’esplicita richiesta che fosse inserita come emendamento nel provvedimento di conversione del Decreto Legge Sostegni bis. La norma da noi proposta, condivisa e sostenuta da ABI, aveva lo scopo di escludere in via definitiva ogni ipotesi di riliquidazione dell’Assegno Straordinario, ripristinando quanto in essere da oltre vent’anni.
Abbiamo deciso di dare all’iniziativa carattere di riservatezza, in considerazione dell’importanza della questione e della necessità di raggiungere l’obiettivo, attraverso le dovute e necessarie interlocuzioni politiche e tecniche con i Ministeri sopracitati e con le Forze politiche della maggioranza di Governo.
È con soddisfazione che siamo oggi in grado di comunicare che la nostra iniziativa ha avuto pieno successo: la norma interpretativa, inserita come emendamento (art. 47bis, comma 2, che qui alleghiamo), dopo essere stata approvata in Commissione, ha avuto il via libera da parte dell’Aula di Montecitorio, con l’odierno voto di fiducia. Nei prossimi giorni è attesa la ratifica da parte del Senato.
L’Agenzia delle Entrate dovrà ora provvedere alla cancellazione degli avvisi bonari emessi e al rimborso della prima rata a quanti hanno scelto la via della rateizzazione.
Chiediamo a tutte le nostre Strutture, aziendali e territoriali, di aiutarci a dare il dovuto risalto a questo risultato, allo scopo di informare tempestivamente le persone direttamente interessate.
Roma 14 luglio 2021
IL TABERNACOLO DI S. AMBROGIO DI GIOVANNI DELLA ROBBIA RESTAURATO GRAZIE A FRIENDS OF FLORENCE
Stamattina, 6 luglio 2021, l’inaugurazione
Il tabernacolo all’angolo fra Borgo La Croce e Via De’ Macci. è stato restaurato da Filippo Tattini, sotto l’Alta Sorveglianza delle Soprintendenze.
Presenti all’inaugurazione oltre alla ormai nota Simonetta Brandolini d’Adda presidente dei Friends of Florence la vice sindaca di Firenze Alessia Bettini, Marzia Cantini del Comitato Tabernacoli- Amici dei Musei - e tanti altri.
Il Tabernacolo è in alto a destra su Borgo La Croce di lato alla facciata di Sant’ Ambrogio e bene lo si può vedere dal sagrato della chiesa oltre che dalla strada.
“Il progetto per il bellissimo tabernacolo di S. Ambrogio di Giovanni della Robbia è stato presentato da Filippo Tattini nel 2018 alla IV edizione del Premio di Friends of Florence Salone dell’arte e del Restauro di Firenze “ ci ha raccontato Simonetta Brandolini d’Adda “Un’opera notevole che ha subito entusiasmato Peter Fogliano e Hal Lester grandi benefattori della nostra fondazione. Purtroppo la pandemia ha ritardato l’inaugurazione, ma adesso possiamo godere la maestria dell’artista attraverso lo sguardo di S.Ambrogio su questo angolo storico di Firenze.”
La presentazione del restauro è stata fatta nella bella Chiesa di Sant’Ambrogio cortesemente messa a disposizione dal parroco don Daniele Rossi.
Una curiosità, all’angolo della piazzetta di Sant’ Ambrogio a sinistra della facciata, dove tantissimi anni fa c’era una filiale del MPS, hanno aperto un bellissimo bar occupando anche um piccolo chiostro e facendo un’ampia operazione di recupero e restauro, un posto veramente ameno in pieno centro.
Carlo White & Friends of Florence
A partire dall’anno di imposta 2016, l’Agenzia delle Entrate ha notificato a circa undicimila ex bancari che hanno aderito ai Fondi di Solidarietà, istituiti da circa 20 anni, una richiesta di conguaglio sugli assegni percepiti, di fatto equiparando tali somme ad “altre indennità” (TFR o equipollenti) e non a titolo di sostegno al reddito.
Sembrerebbe un chiaro errore, riscontrato anche nella trasmissione delle certificazioni uniche che l’Inps effettua all’Agenzia delle Entrate e che, a partire appunto dal 2016, riporterebbero dei codici che classificano queste somme in modo errato.
Il condizionale è d’obbligo quando si ha a che fare con il fisco e, sebbene la legislazione in vigore che disciplina i Fondi di solidarietà sia sufficientemente chiara sulla tipologia di reddito, su come si calcola e come viene tassato, sul fatto che al lavoratore spetti un assegno mensile equiparato all’importo netto della pensione maturata, migliaia di lavoratori e le loro famiglie sono piombati ormai da quasi due mesi in un vero e proprio incubo, la cui soluzione ancora non si scorge all’orizzonte.
Dispiace vedere la Pubblica Amministrazione, in questo caso Inps e Agenzia delle Entrate, trincerarsi da 50 giorni in un rimpallo di responsabilità, senza avvertire la necessità e l’urgenza di un chiarimento immediato, facendosi parti diligenti e operare d’intesa per risolvere il problema.
Sono queste le situazioni che alimentano poi il populismo e l’avversione dei cittadini che finiscono per vedere nelle P.A. un “nemico”, evidenziando incompetenza e superficialità quando sappiamo invece che vi si trovano eccellenze e professionalità di tutto rilievo.
I Sindacati si stanno operando a fianco dei colleghi per risolvere la questione e, ad oggi, si aspetta un chiarimento dal Ministero Economia e Finanza, chiesto dall’Agenzia delle Entrate a valle dell’ultimo incontro col Sindacato di Mercoledì 9 Giugno, dove, fra l’altro, l’Agenzia stessa ha comunicato di non procedere, per il momento, all’iscrizione a ruolo delle somme oggetto dei conguagli richiesti.
Giovanni Rinaldi.
Firenze, 18/6/2021
Alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale di Firenze Luca Milani e del Presidente della Commissione Cultura del Quartiere 5 Alessio Bandinu, lo scorso sabato 5 giugno è stata inaugurata la biblioteca del Cral già Banca Toscana, la “nostra” biblioteca.
L'INTERO ARTICOLO E' DISPONIBILE NELLA SEZIONE DOCUMENTI del sito.
La Pala di Bosco ai Frati del Beato Angelico restaurata grazie al contributo dei Friends of Florence ritorna a San Marco, museo dove vi è la più importante collezione e molti capolavori di Guido da Pietro da tutti conosciuto come “Beato Angelico”.
Il ritorno di questo splendido dipinto nella Sala del Beato Angelico aggiunge un’opera fondamentale alla ineguagliabile esposizione monografica degli straordinari capolavori del pittore e frate domenicano, che riunisce le tavole monumentali, i dipinti di dimensioni minori, le raffinatissime predelle e i reliquari. La Pala di Bosco ai Frati è certamente da annoverare nel nucleo dei grandi capolavori all’interno della copiosa produzione del frate pittore arrivata fino ai nostri giorni. Si tratta dell’ultima, grande impresa su tavola dal grande artista domenicano, prima artista che frate ma con una cultura e con un ingegno tale che meglio di altri riuscì sempre nel suo ruolo di grande comunicatore della spiritualità. La pala eseguita con ogni probabilità negli anni 1450/52 - in concomitanza con i pannelli affascinanti dell’Armadio degli Argenti per la chiesa della Santissima Annunziata di Firenze -, quando egli rivestiva l’incarico di Priore del Convento di San Domenico di Fiesole, prima di partire per Roma dove si sarebbe spento nel 1455. Quasi alla fine della sua esperienza umana e artistica, il Beato Angelico rinnovò con questa prestigiosa commissione, quasi certamente affidatagli da Cosimo il Vecchio, il suo legame profondo con i Medici e con il loro architetto prediletto, Michelozzo di Bartolomeo.
La pala infatti fu eseguita per la chiesa del convento francescano di Bosco ai Frati in Mugello di cui i Medici erano patroni e che fu progettato da Michelozzo. Il Bosco ai Frati si trova vicino alla Villa Medicea di Cafaggiolo e al Castello Mediceo del Trebbio. La composizione della pala è dominata dalla figura centrale della Vergine affiancata da due angeli, assisa non sopra un trono, ma su un singolare seggio completamente celato da un fastoso drappo dorato ed elegantissimo, con un cuscino sontuoso di lontano ricordo bizantino, anch’esso dorato. Il manto della Madonna si espande ai suoi piedi fino ad occupare quasi l’intero gradino marmoreo e, inoltre, per la larghezza dell’ampia nicchia sullo sfondo, anch’essa nascosta da un altro drappo dorato di grandi dimensioni. In primo piano, sulla sinistra, sono dipinte le figure dei Santi Francesco, Ludovico di Tolosa e Antonio da Padova, caratterizzate da un forte accento naturalistico. Sulla destra, si vedono i Santi medici Cosma e Damiano e San Pietro martire. L’opera nel suo complesso è una mirabile sintesi fra la sfarzosità di un’opera cortese e la semplicità francescana, sostenuta dall’inarrivabile preziosità della stesura pittorica angelichiana. Come in moltissimi altri casi, anche questo capolavoro non è sfuggito alle sconsiderate puliture aggressive del passato, che hanno compromesso sensibilmente alcune parti, ad esempio le fisionomie dei santi Antonio da Padova e Pietro martire alle estremità laterali della ha reso al dipinto i suoi valori pittorici, soprattutto l’estrema trasparenza e luminosità. A parte le note scure del cielo “notturno” in alto e delle tonache dei santi a sinistra, i colori sono ovunque chiari, stesi in strati sottili, così che la luce penetra sino alla preparazione di base, e in molti casi è visibile il disegno preparatorio. La tavolozza è accordata su tonalità fredde. La nota calda e avvolgente è rappresentata essenzialmente dal baldacchino della Vergine, tutto in oro zecchino inciso con maestria stupefacente. Le campiture azzurre sono totalmente a base di lapislazzuli, nella sua varietà più preziosa, proveniente dall’Afghanistan. Il largo impiego di oro zecchino e lapislazzuli, un pigmento molto costoso, confermano una committenza importante quale era quella di Cosimo de’ Medici. Stefano Casciu, Direttore regionale musei della Toscana -ha affernmato che questo magnifico restauro ha restituito i valori più sottili di questa tavola sontuosa e allo stesso tempo essenziale, che ancora una volta dimostra i legami sotterranei tra l’arte del Beato Angelico e le contemporanee esperienze della pittura fiamminga. Questa affermazione conferma come il Beato Angelico sia anche un’avanguardia delle tecniche pittoriche poi utilizzate dal Baldovinetti e dal Botticelli. Anche il direttore del Museo di San Marco, Angelo Tartuferi, fa presente che la tecnica del Beato Angelico apre nuove strade.
Certo è che la pittura dell’Angelico è luminosa e trasparente. Viene raccontato che i due grandi artisti americani Pollock e Rothko che amavano definisrsi artisti con “divergenze parallele”
avessero in comune proprio il Museo di San Marco e il Beato Angelico e gli affreschi e le opere del domenicano.
Rothko visitò il convento con Giulio Carlo Argan quando proprio l’artista stava facendo il passagio cruciale dai multiformi alla liberazone dall’immagine e passò, grazie proprio alla riconsiderazione delle celle affrescate del convento, a dare importanza solo alla luce e al colore. Come gli affreschi i dipinti di Rothko saranno appesi ad altezza d’uomo perché chi li osserva deve entrare dentro e perdersi nel colore. Rothko definì questa la breathingness, la respirablità della pittura, una forma di visione luminosa e avvolgente che l’Angelico aveva già trovato oltre 500 anni prima.
Pollock invece troverà nell’ Angelico l’importanza dei dettagli decorativi. Intuisce che non sono fine a se stessi quei finti marmi dipinti, quelle invenzioni pittoriche che sipossono vedere anche nella Pala ora restaurata, ma il colore i disegni hanno un fine, un significato.
Gregorio Botta, artista, critico e giornalista, ci dice infatti “Nell’antico convento fiorentino, si compie un incontro tra vette dell’arte. Estetico, ma anche spirituale: la stella polare Beato Angelico
Rothko – che nell’arte cerca il non sé, e che persegue un’arte capace di parlare da sola nel silenzio della contemplazione. E Pollock le cui opere evocano uno sciamano flusso di semicoscienza e di inconsapevolezza – “io sono la natura” diceva.
Resta comunque un caldo invito a tutti per ritornare a visitare il ricco e prezioso museo di San Marco dove quella appena restaurata non è che una delle tante magnificenze che vi si trovano.
Carlo Biancalani.
Bancari esodati Sindacati e Abi bussano insieme alla porta del Fisco
In un articolo del Sole 24 Ore Plus di sabato 29 maggio 2021, a firma Vitaliano D’Angerio, il giornale milanese interviene sulla vicenda degli avvisi bonari inviati a fine aprile dall’ADE a 10mila persone, a seguito del ricalcolo delle imposte sugli importi erogati dal fondo di solidarietà di settore, effettuato dalla stessa agenzia in base alle regole del TFR.
Nell’articolo si dà notizia di una richiesta congiunta, indirizzata il 27 maggio dai sindacati bancari (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin Falcri-SilceaSinfub) e dall’Abi, l’associazione delle banche italiane, a Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, e a Gabriella Di Michele, direttore generale dell’Inps, perché sia valutata l’adozione di un provvedimento generale - anche per una esigenza di uniformità sul territorio nazionale - di sospensione degli effetti degli avvisi bonari medesimi, in attesa di una revisione complessiva della situazione.
La vicenda, com’è noto, è quella relativa agli 11mila bancari esodati che, per l’anno 2016, hanno ricevuto a fine aprile una raffica di avvisi bonari, in cui il Fisco chiedeva mediamente di pagare 2mila euro l’anno, per via del ricalcolo delle imposte effettuato in base al meccanismo che si applica al Tfr e che invece non è mai stato utilizzato per gli assegni di accompagnamento alla pensione, erogati dal Fondo straordinario per il personale del credito, istituito 20 anni fa e gestito dall’Inps.
La questione sta diventando urgente per la scadenza degli avvisi bonari: 30 giorni, che per alcuni destinatari sono già finiti. I sindacati bancari la settimana scorsa hanno già dato i loro suggerimenti sul tema. Il problema, è che gli uffici territoriali del Fisco hanno risposto in modo differente alle numerose richieste di sospensione dei termini arrivate dai bancari esodati: la sede di Parma si è detta disponibile a dare altri 30 giorni in attesa dei chiarimenti da Roma. Quella di Genova, invece, il 26 maggio ha respinto una richiesta analoga. Da qui la presa di posizione di sindacati e Abi, che pretendono una posizione uniforme da parte del Fisco sull’intero territorio nazionale.
Infine, dal punto di vista di chi scrive, gli avvisi dell’ADE rischiano di compromettere i futuri esodi dei bancari, che sono volontari. Ecco perché nella lettera a Ruffini e Di Michele si chiede di «restituire piena fiducia nell’ammortizzatore sociale di settore che ha consentito e continua a consentire la gestione socialmente sostenibile degli articolati processi di trasformazione delle banche senza oneri per la fiscalità generale».
Restano da verificare i risultati delle “indagini” che alcuni bancari stanno facendo sulle loro certificazioni (CU). Mettendo a confronto i documenti dal 2015 al 2017, alcuni hanno rilevato che mancano una X e una data nel CU del 2016, proprio quello che ha fatto scattare gli avvisi del Fisco, su indicazione dell’Inps che gestisce gli assegni. La data è quella dell’inizio dell’erogazione dell’assegno sotto la voce “Rapporto di lavoro”; e la X è quella della casella “In forza al 31/12”. Lì forse è il problema. Da Inps, interpellata più volte via mail e telefono, non è arrivata alcuna risposta.
(Alessandro Mammoli)
AGGIORNAMENTO VICENDA RILIQUIDAZIONE ASSEGNO ESODO
Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
Avv. Ernesto Maria Ruffini
Avvisi di pagamento assegni straordinari del credito e del credito cooperativo
Le Organizzazioni Sindacali Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Uilca/Uil- Unisin, preoccupate per il disagio che sta interessando pensionate e pensionati, già lavoratrici e lavoratori del settore del credito e del credito cooperativo destinatarie/i di un avviso bonario di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate,
chiedono che l’Ente preposto provveda ad una sospensione dei termini dei suddetti avvisi.
In queste ore sono in corso approfondimenti tra Inps e Agenzia delle Entrate. Da parte nostra riteniamo che la riliquidazione dell’imposta non sia dovuta poiché l’assegno straordinario dei settori credito e credito cooperativo ha natura diversa rispetto alla tipologia delle somme soggette a riliquidazione e l’erogazione deve avvenire al netto, così come previsto dal Regolamento del Fondo di Sostegno al reddito e dalla sentenza della Corte di Cassazione sezione Lavoro n. 18128 del 22/8/2014.
Chiediamo, pertanto, un incontro urgente per addivenire, in tempi brevi, ad un chiarimento e nelle more si richiede la sospensione dei termini di 30 gg previsti dall’avviso bonario.
In attesa, di un riscontro, Le inviamo distinti saluti.
Roma, 21 maggio 2021
I Segretari Generali
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Uilca/Uil - Unisin
"Riceviamo e, volentieri pubblichiamo, quanto ricevuto da parte del Collega Gianfranco Bimbi, dell' *ASSOCIAZIONE DIPENDENTI A RIPOSO DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA*
*_Comunicazione importante ai colleghi che nel 2016 erano nel Fondo di Solidarietà._*
*Apprendiamo da diversi colleghi che l’Agenzia delle Entrate sta inviando richieste di conguaglio relative al _Trattamento di fine rapporto ed altre indennità – codice sostituto _**_80078750587,_ per importi anche significativi.*
*_Ad un primo esame la richiesta appare decisamente inappropriata_; la Banca è a conoscenza della situazione ed ha già interpellato ABI, dal momento che la questione riguarda tutte le Banche che abbiano utilizzato il Fondo. *
*_Pertanto suggeriamo ai colleghi di non prendere iniziative e ad attendere ulteriori sviluppi._*
*_Da parte nostra_ ci faremo carico di tenervi informati tempestivamente, indicando le iniziative consigliabili in relazione alle evoluzioni che potrebbe verificarsi; torneremo comunque sull’argomento prima del termine indicato per il pagamento.*
**
Con l’occasione forniamo le nostre valutazioni su altre due tipologie di richieste di conguaglio:
* *_Prestazioni in capitale da Fondi Pensione – codice sostituto
80001370529_*: riguarda colleghi che hanno riscattato lo zainetto
nell'anno 2016 a distanza di tempo dalla cessazione dal servizio. La
CPA per la tassazione del montante maturato al 31.12.2000, non
avendo a disposizione l'aliquota del Tfr a suo tempo determinata
dalla Banca, ha applicato su tale imponibile l'aliquota minima dal
23% (tale comportamento è riscontrabile dal prospetto dei conteggi
inviato dalla Cassa). Pertanto, l'Agenzia provvede al conguaglio con
l'aliquota effettivamente dovuta alla data suddetta ed *_i colleghi
sono tenuti ad effettuare il versamento entro il termine dei 30
giorni dalla ricezione della raccomandata oppure a mettersi in
contatto con l'Agenzia per l'eventuale rateizzazione (pagando
ovviamente gli interessi di dilazione)_*;
* *_Trattamento di fine rapporto ed altre indennità – codice sostituto
00884060526 oppure FRUENDO_*: si tratta del consueto conguaglio
effettuato dall'Agenzia con applicazione, sulla quota di Tfr e/o
altre indennità maturata dal 1.1.2001, dell'aliquota media calcolata
sui redditi personali dei destinatari della richiesta (ricavati
dalle dichiarazioni annuali o dalle certificazioni del datore di
lavoro). *_Anche in questo caso è necessario procedere al versamento
di quanto richiesto_;*
/* La Segreteria*/"
SPID
Cos’è lo spid?
SPID è l’identità digitale pubblica composta da una coppia di credenziali (username e password), strettamente personali, con ACCEDERE ai servizi online della pubblica amministrazione e dei privati aderenti. Semplice e sicuro, puoi utilizzarlo da qualsiasi dispositivo: computer, tablet e smartphone; ogni volta che, su un sito o un’app di servizi, trovi il pulsante “Entra con SPID”.
Quali documenti servono per richiederlo
Per ottenere SPID hai bisogno di
- un documento di riconoscimento italiano (carta di identità, passaporto, patente) in corso di validità e
- la tessera sanitaria o il tesserino del codice fiscale (oppure i rispettivi certificati di attribuzione),
- la tua e-mail e
- un cellulare ad uso personale.
SPID è strettamente personale, pertanto per ogni identità SPID intestata a persona diversa bisogna utilizzare un numero di telefono e indirizzo e-mail differente.
Non è necessario che l’indirizzo e-mail e il numero di cellulare siano intestati alla stessa persona richiedente SPID ma devono rappresentare, anche per le verifiche di sicurezza, strumenti di utilizzo personale.
A chi devo rivolgermi per ottenerlo?
Per ottenere le credenziali SPID ci si rivolge a uno dei gestori di identità accreditati da AgID (Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte, Tim o Lepida). Questi soggetti (detti identity provider) ti offrono diverse modalità per richiedere e ottenere SPID. Puoi scegliere quella più adatta alle tue esigenze.
E’ gratuito?
L’utilizzo di SPID è gratuito, ma puoi attivarlo scegliendo tra modalità gratuite o a pagamento. Una volta ottenuto, nessun costo o canone ti verrà richiesto.
Come verranno trattati i miei dati personali?
I dati personali che comunicherai i gestori di identità non verranno utilizzati a scopo commerciale.
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Elenchiamo, a titolo di esempio, due modi per ottenere lo SPID:
- Di persona
- Tramite pc
1 – di persona
Il primo, di persona, completamente gratuito, può essere ottenuto in Poste Italiane.
Per richiedere lo Spid bisognerà quindi recarsi presso un qualsiasi ufficio postale, previa registrazione on-line, muniti dei seguenti documenti:
- documento di identità
- tessera sanitaria con codice fiscale
- numero di cellulare
- indirizzo di posta elettronica
Possono richiedere lo Spid tutti i cittadini italiani che hanno compiuto almeno 18 anni, tutti coloro che sono con un regolare permesso di soggiorno con residenza in Italia, oppure ancora, le società e le imprese.
Una volta identificati presso l’ufficio postale e firmata la documentazione si riceveranno le credenziali di accesso via email e il codice di attivazione via SMS.
Questa procedura, con Poste Italiane, è la più semplice e la più utilizzata. Tuttavia non è la sola utilizzabile.
Anche gli altri gestori hanno la possibilità di poter fare la stessa procedura direttamente ad uno dei loro sportelli, con modalità prestabilite.
2 – via pc
L’altro modo di richiedere direttamente lo spid è attraverso il pc. I documenti necessari sono gli stessi.
In primis ci si deve registrare sul sito del gestore, dopo di che si attiva la richiesta. Ciò comporta l’utilizzo di una web-cam installata nel pc/notebook/tablet.
Ci verrà richiesto di inviare copia del documento di riconoscimento e della tessera sanitaria, debitamente scannerizzati, dopo di che occorrerà fissare un orario ed un giorno nel quale effettuare la connessione via web. Questa procedura è attivabile con Tim, Infocert, Sielte ed Aruba. A differenza dell’altra procedura è a pagamento. Terminata la conversazione, verrà comunicata, via mail, una password iniziale che dovrà, ovviamente, essere modificata quanto prima per ovvii motivi di sicurezza.
E dopo che accade?
Dopo aver eseguito quanto sopra ed aver ricevuto il proprio SPID, lo si può utilizzare in tutti i servizi della Pubblica Amministrazione dove sia necessario identificarsi per accedere a determinati servizi: es., Agenzia delle Entrate per la dichiarazione dei redditi precompilati; INPS per ciò che concerne pensione, contributi etc….non ultima la Lotteria degli Scontrini.
Tenete presente, per modalità diverse di accedere ai siti della PA (userid, password, pin etc.) che tra pochi mesi (ottobre 2021) non saranno più utilizzabili.
Ultima informazione sui livelli di sicurezza dello spid.
Ogni servizio richiede l’accesso con un determinato livello sicurezza. Assicurati di scegliere un gestore che garantisca il livello di sicurezza di cui hai bisogno:
- livello 1, con le credenziali SPID dell’utente (nome utente e password);
- livello 2, con le credenziali SPID e la generazione di un codice temporaneo di accesso one time password (OTP) o l'uso di un’app fruibile attraverso un dispositivo, come ad esempio uno smartphone;
- livello 3, prevede l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di eventuali dispositivi fisici (es. smart card) che vengono erogati dal gestore dell’identità.
Il LIVELLO 2 è quello più utilizzato e garantisce una sicurezza affidabile.
Esempi pratici:
ECCO ALCUNI ESEMPI PRATICI PRESI DA YOU-TUBE CHE ILLUSTRERANNO PASSO DOPOPASSO COME FARE.
Gratis
CREARE SPID CON POSTE ITALIANE - TUTORIAL PASSO PASSO - YouTube ( tasto Ctlr+klic)
CREARE SPID CON POSTE ITALIANE - TUTORIAL PASSO PASSO - YouTube
A pagamento
TIM id, l'Identità digitale di TIM - Come richiedere SPID - YouTube
Informiamo tutti i nostri Soci che gli uffici di Via dei Caboto rimarranno chiusi fino a nuove disposizioni ministeriali che ci consentano di potersi muoverci in sicurezza. Siamo comunque contattabili per ogni esigenza inviando una e-mail a info@pensionatibt.it. Alle vostre richieste verrà data puntuale ed immediata risposta.
Il Comitato Esecutivo.
Illustriamo l'iter operativo per rinnovare la polizza sanitaria. Nella sezione MODULI E DOCUMENTI trovate tutti i passaggi necessari. Comunichiamo inoltre che sempre sul sito della Caspie è possibile scaricare l'attestazione contributi 2019. Il link per accedere a Caspe è il seguente https://www.caspieonline.it/default.aspx?r=1 . Per chi ha smarrito la password nella hom-page della Caspie sotto le credenziali c'è l'opzione "password smarrita" per richiederne una nuova. Per coloro che avessero smarrito sia userid che password, inviare una mail ad anagrafica@caspie.it indicando tutti i dati personali: la Caspie invierà le modalità utili per il rinnovo della polizza sanitaria.
IL COMITATO ESECUTIVO
A TUTTI I SOCI PENSIONATI
Vi informiamo che dal 18 gennaio fino al 14 febbraio 2021 si puòrinnovare l'assicurazione sanitaria CASPIE/POSTE ASSICURA secondo le direttive che state per ricevere via e-mail e per lettera. Troverete il testo contenente le istruzioni operative alla sezione MODULI E DOCUMENTI/ Programma Rimborso spese mediche 2021. Poichè causa COVID la nostra presenza fisica presso l'Associazione Pensionati ex Banca Toscana non può essere garantita al 100%, se avete domande, dubbi, necessità di ulteriori delucidazione inviate le vostre richiesta all'indirizzo e-mail info@pensionatibt.it .
Cercheremo di risponderVi nel più breve tempo possibile. Saluti.
IL COMITATO ESECUTIVO.
L’ULTIMO REGALO DELL’ANNO VECCHIO
di Nedo Bronzi | Dic 30, 2020 | Attualità
Nel grande palazzo di sua Maestà il Tempo era tutto un fermento.
Il 2020 stava per finire e gli ultimi Giorni dell’Anno Vecchio, si muovevano frenetici per prepararsi al grande evento della Fine Anno. Le Ore scorrevano di qua e di là, incrociandosi le une alle altre, mentre i Minuti passavano veloci nei corridoi e nelle stanze dell’immensa fortezza. Il grande Salone delle feste, dove si sarebbe celebrata la cerimonia del passaggio tra Anno Vecchio e Anno Nuovo, doveva essere perfetto e scintillante per la grande cerimonia. Finalmente il 31 Dicembre arrivò. Tutto era pronto e la grandissima sala era gremita. Luci sfavillanti e specchi luccicavano dappertutto. Nelle centinaia di sedie sedevano i rappresentanti dei Secoli passati, mentre dal 900 in là c’erano tutti gli anni trascorsi. I dodici mesi del 2020 sedevano in prima fila con tutti i giorni vicini.
Nel palco reale furono fatti accomodare i due Grandi Consiglieri del Re. Erano il Destino con la compagna di sempre, la Sorte. Il gran sovrano si affidava a loro perché depositari delle Vicende delle Persone delle Cose e unici ad essere dotati del potere dell’Imprevedibilità e Imperscrutabilità.
A un tratto lo squillo delle trombe fece cadere il silenzio nell’immensa sala e tutti si inchinarono. Entrarono Sua Maestà il Tempo con al braccio la consorte, l’austera e saggia regina La Storia. Ci fu un grandissimo applauso e dopodichè il Tempo disse: “si dia inizio alla cerimonia del passaggio”.
Ormai mancavano pochi minuti alla mezzanotte e come la tradizione voleva l’Anno Nuovo, entrando per primo, sarebbe andato incontro all’Anno Vecchio. Dopo un affettuoso abbraccio l’anno che stava per finire avrebbe fatto un breve discorso di saluto facendo dono all’anno che iniziava della Continuità delle Cose. Gli eventi del Mondo così potevano andare avanti come era sempre accaduto nei millenni. Di seguito sarebbe cominciata la grande festa di inizio anno a cui tutti avrebbero partecipato.
“Che entri l’anno nuovo” gridò La Meraviglia prima ambasciatrice e gran ciambellano del reame.
Entrò un giovinetto tutto sorridente, contento e felice. Era il 2021; salutava tutti e correva e si fermava a stringere le mani. Arrivò davanti al Tempo e alla Storia si inchinò e si voltò verso la sala festante.
“Che entri l’anno vecchio” gridò di nuovo La Meraviglia.
Tutti si voltarono verso le grandi tende al lato del palco reale, ma nulla si muoveva.
“Entra anno vecchio” ripetè La Meraviglia e guardò imbarazzata Il Tempo che appariva sorpreso, ma dalle tende nessun faceva il suo ingresso.
“Allora” gridò spazientita La Meraviglia “2020 devi entrare assolutamente perchè la mezzanotte si avvicina”. Finalmente le tende piano piano si aprirono.
Entrò il vecchio anno, si appoggiava su un bastone e camminava a malapena coperto da un vecchio mantello. La barba bianca e incolta, smagrito, dimesso e dal volto immensamente triste. Sembrò ad un punto come inciampare tanto che addirittura il Tempo, scese dal trono e andò a sorreggerlo. Lo aiutò a raggiungere il centro della sala, accanto all’anno nuovo che vedendolo così claudicante lo sorresse con un braccio.
il 2020 gli sorrise tristemente e come voleva la tradizione si apprestò a fare il suo discorso di saluto. Guardò tutti con i suoi grandi e vecchi occhi, piano girando la testa per la vasta sala; sentì gli sguardi su di sè e iniziò a parlare: “mi dispiace” esordì facendo una pausa “mi dispiace immensamente”. Una lacrima gli rigò la guancia e andò a perdersi nella bianca barba. Tutti si guardarono sorpresi, mai un discorso di saluto dell’anno vecchio era iniziato così tristemente.
Il 2020 continuò: “anche io quando giovane e fresco mi scambiai con il 2019 ero pieno di energia e di sogni, in fondo dovevo solo continuare le cose che avvenivano, invece il Destino” -che rimase imperterrito dietro l’anno vecchio- “ha voluto che tutto accadesse durante i miei mesi” fece un respiro profondo e continuò “un morbo terribile ha invaso il mondo, sono morte tante persone e tutto sta diventando difficile”. Si voltò allora verso la regina, La Storia :” io sarò ricordato per questo e tu mia Regina narrerai ai posteri questi miei eventi tremendi.”
Si rivolse allora all’anno nuovo: “essere rammentato per questo, vedi 2021, non è bello, ma ormai niente si può cambiare” disse tristemente. “Però una cosa in questi minuti posso ancora fare, mi rimane un potere ancora”. Tutti fecero un’espressione di sorpresa e di attesa, anche il Tempo guardò con la stessa espressione la Regina.
Il 2020, da sotto il mantello estrasse un pacco. “Forse vi aspettate che io regali all’Anno Nuovo La Continuità delle Cose… invece no” e disse quel “no” in maniera secca e sicura, sorridendo, come trovando un’inaspettata energia. “Ecco 2021, a te come ultima cosa, affinché tu la possa portare nell’anno nuovo io regalo questo…” e aprì con un gesto spettacolare il pacco.
Ci fu come un vento caldo, piacevole, una brezza estiva. Mille odori di fiori si sparsero per la sala. Tutti si alzarono in piedi.
“Ecco” di nuovo gridò l’anno vecchio “io ti dono La Speranza, prendila, seminala nei cuori di tutti gli uomini per del mondo, diffondila e falla divenire saggezza, solo così gli eventi potranno cambiare”. Il 2021 prese La Speranza e la strinse forte, quindi abbracciò il Vecchio Anno.
Scoccò ad un tratto la mezzanotte, tutti applaudirono e il 2021 iniziò così con la Speranza.
La festa del nuovo anno poteva cominciare. Il 2020 piano piano si defilò con un bicchiere di spumante in mano e andò a salutare gli anni passati. Si sedette vicino agli anni 1915 e 1918 che gli batterono la mano sulla spalla comprendendo bene quello che aveva passato, fecero per brindare insieme ma prima si misero la mascherina sulla bocca.
l Presidente dell'Associazione Pensionati, il Consiglio Direttivo, i Revisori, i Probiviri, la Dotazione Emilio Terrosi e la Redazione di "Voce Nostra" porgono a tutti voi i migliori auguri per le prossime festività. Quest'anno così particolare per le note vicende del Covid-19, ci è particolarmente gradito augurarVi Buon Natale e Felice Anno Nuovo, assieme alle altre componenti della (ex) Banca Toscana.
Da venerdì 6 novembre entrano in vigore le misure restrittive per contenere il contagio da coronavirus. In base alla classificazione data alla Regione di appartenenza (gialla, arancione o rossa), queste sono le principali norme da osservare:
ZONA GIALLA
Obbligo mascherina - Sempre, sia al chiuso che all’aperto, tranne che nelle abitazioni private o laddove si sia isolati rispetto a persone non conviventi. Esclusi i bambini fino a sei anni, i soggetti con patologie incompatibili con il suo utilizzo e chi sta svolgendo attività sportiva.
Coprifuoco dalle 22 alle 5 - In questa fascia oraria ci si potrà spostare soltanto per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Chiusura strade e piazze - Può essere disposta a livello locale, per tutta la giornata o per fasce di orario, se si possono creare assembramenti. Garantiti l’accesso agli esercizi commerciali aperti e alle abitazioni private.
Parchi, ville, giardini pubblici - Restano aperti, purché si evitino assembramenti. Restano invece chiusi i parchi tematici e di divertimento.
Attività sportiva - Sarà consentita all’aperto, purché si rispetti la distanza di sicurezza di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per altre attività motorie.
Sulle competizioni decide il CONI - Una delle principali novità per il mondo dello sport. Restano consentiti eventi e competizioni sportivi di interesse nazionale, sia individuali che di squadra: a valutare la rilevanza nazionale saranno però il CONI o il CIP (comitato paralimpico) e non più le singole federazioni. In ogni caso questi eventi si potranno svolgere a porte chiuse, senza pubblico. Sospeso a livello degli sport di squadra individuati dal Ministero dello Sport, in ogni caso sono sospese le attività dilettantistiche di base e a carattere ludico-amatoriale.
Chiuse palestre e piscine, aperti i circoli sportivi - Nessuna novità sotto questo profilo. Restano chiuse piscine, palestre e centri analoghi. Consentita l’attività sportiva all’aperto nell’ambito di centri e circoli sportivi, pubblici e privati.
Sospese sale giochi, scommesse e simili - Il DPCM ha previsto la chiusura di tutte le attività di questo tipo, compresi bingo e casinò.
Chiusi teatri e anche i musei - Confermata la chiusura di sale da ballo, discoteche, sale concerti, sale teatrali, cinema e in generale sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico, sia al chiuso che all’aperto. Chiusi anche i musei e gli altri luoghi di cultura. Restano aperte le chiese.
Didattica digitale - Sale al 100% a partire dal liceo. Restano sospese gite e viaggi di istruzioni.
Sospesi i concorsi - È sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali sia publiche che private, e anche di quelle di abilitazione all’esercizio dell’attività professionale. Possibili solo le selezioni per titoli e quelle che avverranno in via telematica.
Bar e ristoranti - Potranno servire dalle 5 alle 18, il consumo al tavolo è consentito fino a massimo quattro persone per tavolo, salvo che siano conviventi. Resta sempre consentita la consegna a domicilio, mentre la ristorazione d’asporto sarà possibile fino alle 22, comunque con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano aperti i ristoranti degli alberghi e gli Autogrill.
Parrucchieri ed estetisti - Restano aperti, purché svolgano la propria attività nel rispetto dei protocolli.
Mezzi pubblici - La capienza massima è ridotta al 50 per cento, con esclusione del trasporto scolastico dedicato.
Smart working - Resta la forte raccomandazioni a implementarlo, ove sia possibile lavorare al domicilio o a distanza.
Impianti sciistici - Possono essere utilizzati solo da atleti riconosciuti di interesse nazionale da CONi, CIP o in questo caso dalle rispettive federazioni. Sarà possibile aprirli al pubblico nel rispetto delle linee guida.
Centri commerciali - Nei weekend, nei giorni festivi e prefestivi saranno chiusi gli esercizi all'interno dei centri commerciali, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
ZONA ARANCIONE -
Si tratta delle aree che saranno definite come caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto. La decisione sarà di competenza del ministro della Salute, sentiti i presidenti delle Regioni interessate. La verifica sarà settimanale, le eventuali ordinanze adottate avranno durata almeno di 15 giorni.
Divieto spostamenti - Sono vietati gli spostamenti sia in entrata che in uscita dalle regioni interessate, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Spostamenti tra comuni - Per le stesse esigenze (a cui si aggiungono quelle di studio o lo svolgimento di attività chiuse nel proprio comune) è vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione.
Bar e ristoranti chiusi - Resta consentita solo la ristorazione a domicilio e quella d’asporto fino alle 22.
ZONA ROSSA -
In questo caso si tratta delle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità (livello 4) e da un livello di rischio alto. La decisione spetta sempre al ministro della Salute. Si applicano le stesse limitazioni agli spostamenti previste per le zone arancioni, sia tra Regioni che tra comuni. Vediamo le differenze.
Sospese le attività non essenziali - Potranno rimanere aperte soltanto le attività di vendita di alimentari e di prima necessità. Chiusi i mercati. Restano aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafamarcie.
Sospese le attività sportive - Vietato svolgere attività sportiva anche nei centri sportivi. Restano permessi i campionati professionistici e dilettantistici di vertice. Per tutti gli altri, sarà possibile soltanto l’attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di un metro da altre persone.
Didattica a distanza - A partire dalla seconda media, la didattica diventa esclusivamente digitale. Sospese le attività formative e curriculari anche nelle Università.
Parrucchieri ed estetisti - Sospendono le attività.
Smart working - Nel pubblico, sarà consentita l’attività lavorativa in presenza soltanto laddove sia indifferibile e non possa essere svolta a distanza.
Libertà individuale e lotta alla pandemia
di Alessandro Mammoli
Le notizie di questi ultimi giorni ci raccontano alcuni comportamenti che possono essere presi ad esempio di come in questo paese si vivono le regole che ci vengono di volta in volta dettate, per contrastare l’epidemia di Covid-19, ma anche, più in generale, per disciplinare la convivenza civile.
Governo e regioni hanno introdotto un orario di chiusura obbligatorio per gli esercizi pubblici, bar, pub ristoranti ecc. per limitare gli assembramenti dovuti alla movida. In un paio di casi, a Bologna e a Catanzaro, gli esercenti hanno chiuso all’orario previsto, per riaprire poco dopo, sfruttando una lacuna della norma, che non si esprime sulla durata della chiusura.
In altri casi i ristoratori danno per scontato che le persone che si siedono allo stesso tavolo siano tutti congiunti, salvo che non affermino il contrario, per non applicare la regola del distanziamento. Qualcuno fa addirittura firmare una liberatoria in tal senso, dato che gli avventori, pur di consumare il rito del pranzo con gli amici, sono ben lieti di assumersi il rischio.
Una volta si diceva: fatta la legge trovato l’inganno. Quello che è accaduto in questi mesi non è altro che l’ennesima dimostrazione dell’approccio che noi italiani applichiamo a obblighi e divieti. Fa parte della nostra cultura, del nostro modo di essere. E qui non sto parlando solo di casi limite come quelli appena citati, ma mi riferisco al florilegio di interpretazioni, discussioni e interventi sui giornali e in televisione che hanno accompagnato tutti i DPCM emanati dal governo durante il lockdown.
Ci siamo sfiniti a discutere delle attività che si potevano fare all’aperto quando tutti dicevano di stare a casa, abbiamo calcolato con precisione certosina i metri che separano casa dall’edicola per andare a prendere il giornale o la distanza massima dalla propria abitazione durante la passeggiata mattutina, abbiamo sfinito i nostri amici cani nel proporre loro la ripetizione ad libitum del quotidiano espletamento dei loro bisogni, si sono improvvisati mezzofondisti anche quelli che solitamente prendono la macchina anche per andare in bagno, abbiamo scoperto tutti di avere un orto da coltivare, sia che fosse poco più grande di un’aiuola o una tenuta di dieci ettari, abbiamo ironizzato a più non posso sulla definizione di congiunto e sulla sua estensione; tutto questo perché per noi il problema non è il virus, ma la regola.
Non dobbiamo battere l’epidemia, dobbiamo fare quello che ci piace, evitando le sanzioni. Il motivo per cui una regola viene dettata è del tutto indifferente. Non serve per orientarsi nella lettura del testo di una disposizione (l’hanno scritta perché tu non esca, quindi stai a casa, punto), la norma viene interpretata alla luce dei nostri bisogni (io devo/voglio fare questo, come posso fare, quale appiglio posso trovare per non rischiare una multa?). E’ il rovesciamento sistematico del paradigma interesse pubblico, norma, sanzione (lo stato tutela la salute pubblica dettando regole per contrastare l’epidemia e imponendo sanzioni in caso di inosservanza), nel più prosaico sanzione, norma, interesse privato (se esco per andare a trovare l’amante rischio una multa di 500 euro perché non si può circolare; come posso fare per espletare il mio bisogno primario di vedere Pamela?).
Anche gli esempi virtuosi di altri popoli vicini e lontani sono liquidati come eccentrici o frutto di coercizione. La Cina che ha battuto il virus azzerando il contagio e che per sei tamponi positivi sottopone a test i milioni di persone che abitano un’intera città (milioni di test significano investimenti rilevantissimi in mezzi, organizzazione e strutture, a vantaggio della salute pubblica) per noi è solo una dittatura che opprime il suo popolo e che solo grazie alle maniere forti può ottenere questi risultati. Con ciò passando sopra, per ignoranza diffusa o per convenienza, su secoli di filosofia e cultura confuciana, peraltro condivisa con molti altri paesi asiatici, come la Corea, che hanno ottenuto risultati analoghi nella lotta alla pandemia. E ignorando brillantemente che la comunità cinese in Italia è uscita praticamente indenne dalla prima ondata del Covid, grazie ai suoi comportamenti e senza gli stimoli delle baionette, tanto che adesso alcuni cinesi residenti in Italia stanno rientrando in patria perché non si fidano di noi.
A questa innata mancanza di disciplina da parte della popolazione, bisogna aggiungere il comportamento ondivago, poco determinato e a volte contraddittorio delle istituzioni che, pur essendo ben consapevoli della gravità della situazione, più che in altri paesi, non foss’altro per la durezza con cui l’epidemia ha colpito le nostre regioni settentrionali in primavera, non riescono ad uscire dalla logica delle raccomandazioni, per adottare misure più decise e controlli più efficaci.
Pesano gli interessi, anche legittimi, delle varie categorie economiche, che premono per evitare lo spettro delle chiusure, e i diversi orientamenti di ampi settori della pubblica opinione, che ad esempio non è disposta ad accettare ulteriori provvedimenti restrittivi nei confronti delle scuole, perché si creerebbe un danno alle giovani generazioni, privandole dell’interazione diretta con insegnanti e compagni.
Ogni iniziativa è inoltre soggetta a un fuoco di fila di critiche, a prescindere dalla loro effettiva validità. Si critica l’APP Immuni, perché minaccia la nostra privacy, i banchi con le rotelle perché sono ridicoli, i limiti di orario perché il virus circola anche dopo le chiusure, l’obbligo di indossare le mascherine perché fanno male, i dati sulla diffusione del virus perché sono falsi.
Il risultato è un’impennata nel numero dei contagi, che è andata montando con l’atteggiamento disinvolto di buona parte della popolazione durante l’estate, mantenuto per inerzia anche a settembre, al rientro delle vacanze, con la prospettiva di ricadere in un lockdown generalizzato prima di Natale.
Il problema di fondo è che, al di là dell’improvvisazione e dell’approssimazione con cui ci si è mossi in alcuni casi (la vicenda della scuola è esemplare, a questo riguardo), lo Stato ha dimostrato di non essere in grado, di convincere i cittadini a seguire le disposizioni emanate di volta in volta, in un modo o nell’altro.
Per non parlare sempre delle mascherine, ignorate alla grande per tutta la bella stagione, e dei relativi controlli, la vicenda dell’APP Immuni è esemplare. Lo Stato ha fatto un investimento in questa applicazione per il tracciamento, come altri paesi prima di noi hanno fatto con alterne fortune (benissimo in Corea, meno bene altrove), di fatto vanificato dalla scarsa adesione della popolazione. Solo recentemente c’è stato un significativo aumento del numero dei download per la paura conseguente all’aggravarsi della situazione.
La gente non scarica Immuni perché teme per la privacy, per ignavia, perché pensa che scarichi la batteria del cellulare (a cui peraltro è costantemente attaccata per futili motivi, senza analoga preoccupazione), perché ha paura che dia la segnalazione per cui è costruita. Altri non la scaricano perché l’hanno scaricata in pochi e quindi non serve a niente. Che ci sia poca convinzione anche nelle istituzioni lo dimostra la regione Veneto, che non ha nemmeno attivato la procedura per la segnalazione dei casi positivi.
Ora, visto che si sono spesi dei soldi per questa applicazione, a mio parere sarebbe stato opportuno accompagnare l’iniziativa con un’adeguata informazione, su tutti i canali disponibili, e magari incentivarne l’uso in qualche modo. Avrei inoltre ritenuto necessario che la segnalazione dei casi positivi, fosse effettuata dalle ASL in automatico, anziché lasciarla al buon cuore dell’interessato, introducendo così un ulteriore criticità nella sua efficacia. Mi rendo conto che renderla obbligatoria o disincentivare economicamente il mancato utilizzo sia molto difficile, ma così, oltre a vanificare l’investimento, si perde anche una utile opportunità.
La vicenda di Immuni è inoltre un brutto precedente per quando ci sarà il vaccino. Abbiamo tutti ben chiaro cosa è successo con la vaccinazione obbligatoria dei bambini e le polemiche che l’hanno accompagnata. In questo caso sicuramente c’è una maggiore attenzione da parte della popolazione, per la gravità delle conseguenze della pandemia e per l’abitudine a vaccinarsi per altre patologie, come l’influenza o la polmonite pneumococcica, soprattutto fra i soggetti più a rischio, anziani o persone fragili. C’è però da aspettarsi una certa resistenza in altre fasce della popolazione.
In questo caso lo Stato ha il dovere di far prevalere l’interesse pubblico sulle scelte individuali, sostenendo la campagna di vaccinazione con una normativa adeguata. Se l’obbligatorietà non è perseguibile, ci sono altri strumenti che possono servire allo scopo, come l’imposizione di ticket specifici per le persone che rifiutano di vaccinarsi senza un valido motivo, ad esempio un’intolleranza/allergia accertata e documentata o controindicazioni mediche effettive per altre patologie.
Come nel caso dei controlli sull’uso delle mascherine e sul rispetto del distanziamento negli esercizi pubblici, che devono essere resi effettivi ed efficaci, con il peggiorare della situazione, su questo tema il governo si gioca la sua credibilità.
Ci sono circostanze in cui, a mio parere, lo Stato ha il dovere, oltreché il diritto, di far valere la propria autorità per salvaguardare interessi vitali del paese, come la salute e la tenuta complessiva dell’economia, che potrebbero essere compromessi da comportamenti utilitaristici di singole componenti della società, siano esse individui o categorie economiche.
Senza volere a tutti i costi buttarla in politica, giacché ormai mi vengo a noia da solo, il problema in questo caso è la presenza di un’opposizione che sta dimostrando ogni giorno la sua inutilità e la sua pericolosità. Un problema come un’epidemia globale come quella che stiamo vivendo non può essere affrontato come un tema su cui aizzare lo scontro politico. In un paese civile, il governo decide le misure da adottare sotto la sua responsabilità, così come prevede la Costituzione, coinvolgendo necessariamente il parlamento e l’opposizione, nelle forme e nei modi da essa previsti.
Quando è in discussione la vita e la salute delle persone, dall’opposizione è quasi scontato attendersi un atteggiamento costruttivo, pur nel pieno rispetto dei ruoli, come in caso di guerra. In questo modo, le istituzioni si presentano ai cittadini con forza e autorevolezza piena e sono legittimate a chiedere loro completa adesione ai comportamenti attesi.
Gridare continuamente al regime e opporsi con la propaganda a qualsiasi misura viene presa dal governo, ora in un senso, ora nell’altro, senza curarsi di mantenere una pur minima coerenza d’indirizzo, non indebolisce tanto il governo, quanto la lotta alla pandemia e arreca danno a tutto il paese.
A volte capita di essersi dimenticato qualcosa durante la compilazione della denuncia dei redditi, p.e., una spesa medica, una fattura per lavori di ristrutturazione. Niente paura ! Sono previste delle istruzioni dettate dall'Agenzia delle Entrate per recuperare la svista. Ecco come si fa. Nella sezione DOCUMENTI troverete una breve guida, tratta dal "Il Sole 24 ore" che spiega in dettaglio le operazioni da seguire. Qualora ci fossero dei dubbi potete contattarci alla nostra Associazione.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO
“Gentile Assistito,
siamo ad informarla che abbiamo rilevato che per un disguido tecnico i rimborsi effettuati nell’annualità 2019 (riferibili ai Disciplinari A,B,C,D) non sono stati inseriti nella dichiarazione precompilata 2020 messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Si è provveduto ad integrare le posizioni ed ora siamo in possesso della ricevuta di avvenuta acquisizione da parte dell’Agenzia delle Entrate dei dati trasmessi; ciò nonostante riteniamo che l’Agenzia, una volta recepiti tali dati, non proceda alla messa a disposizione di una nuova ed aggiornata dichiarazione precompilata.
Quindi al fine di effettuare una corretta compilazione della sua dichiarazione dei redditi 2019 (cui il contribuente è tenuto secondo quanto prescritto nelle Istruzioni Ministeriali di compilazione - cfr. “ISTRUZIONI COMUNI AI RIGHI DA E1 A E4 – SPESE SANITARIE RIMBORSATE” pag. 48) ed al fine di portare in detrazione soltanto la quota parte di spese sanitarie effettivamente rimaste a suo carico, ovvero la quota parte non rimborsata dalla Polizza Sanitaria, La invitiamo a scaricare il prospetto liquidativo già disponibile nel portale
-> area riservata di POSTE -> MENU RICHIESTA DI RIMBORSO -> GESTIONE RIMBORSI DAL 2019 e -> ESTRATTO CONTO.
In tale prospetto vengono distintamente riportati i singoli giustificativi di spesa presentati a rimborso ed i relativi dettagli delle quote liquidate/rimborsate dalla Compagnia.
Nell’eventualità che, nel frattempo, Lei avesse già provveduto ad “accettare” ed a trasmettere la dichiarazione dei redditi precompilata senza aver adottato il criterio sopra esposto, reputiamo necessario procedere all’“annullamento” ( il 22/6/2020 sarà l’ultimo giorno utile per annullare tramite l’applicativo web Agenzia delle Entrate un modello 730 inviato) e , in seguito alle modifiche che riterrà opportune, al successivo nuovo invio.
Trascorso tale termine, o comunque nel caso avesse optato per il modello “redditi precompilato” invece che per il “modello 730” , potrà inviare un modello “redditi correttivo”.
Cordiali saluti”
L’UNIVERSO NATURALE DI GIOVANNA GARZONI
RESUSCITA PALAZZO PITTI
DAL 28 MAGGIO AL 28 GIUGNO 2020
Oltre 100 opere sono protagoniste della mostra “La grandezza dell’universo nell’arte di Giovanna Garzoni” accolta a Palazzo Pitti nel “Andito degli Angiolini”
Con questa grande rassegna – per proporzioni, la prima monografica dedicata alla pittrice barocca di origini marchigiane - le Gallerie degli Uffizi intendevano celebrare una grande figura femminile nella ricorrenza della Festa della Donna per il 2020. “Ibernata” dal lockdown scattato a marzo, la mostra diventa adesso il simbolo del ritorno alla vita normale, dopo una chiusura di quasi tre mesi dovuta al Covid-19.
Le oltre 100 le opere che la compongono, tra dipinti, miniature su pergamena (il supporto prediletto dalla Garzoni), disegni, oltre ad un grande paliotto a tema floreale di oltre 4 metri di lunghezza, accompagnate e poste in dialogo con porcellane antiche, avori e bronzi rinascimentali. Fantasiosa, curiosissima, la Garzoni, originaria di Ascoli Piceno dove nacque intorno al 1600, incrementò notevolmente il proprio linguaggio stilistico grazie alla spiccata indole itinerante che la rese una delle pittrici più colte e cosmopolite della sua epoca.
I suoi contatti e l’evidente saper scegliere le persone e i momenti le permisero di vivere alle corti di Venezia, a Torino, fu a lungo a Firenze con i Medici, quindi a Napoli, in Francia, dove ebbe modo di realizzare il ritratto del Cardinale Richelieu (presente in mostra) e persino in Inghilterra, alla corte di Carlo I, vista l’epoca pensiamo ad una donna che affrontava tali viaggi, oserei dire molto più perigliosi del Covid 19! Fu amica di un’altra grande eroina del ‘600, Artemisia Gentileschi, con cui condivise viaggi ed esperienze e che costituì per lei, più giovane di alcuni anni, un modello a cui ispirarsi. Giovanna Garzoni fu abile nel garantirsi il favore dei suoi committenti, l’artista si specializzò nella miniatura su pergamena, eccellendo in particolare nella rappresentazione di nature morte con oggetti esotici e soggetti tratti dal mondo vegetale e animale: protagonista nella cultura del suo tempo, divenne ben presto nota e apprezzata in tutta Europa. Tanto da essere ritratta, ormai in età avanzata, dal principe dell’Accademia di San Luca a Roma, Carlo Maratta, futuro restauratore di capolavori di Raffaello.
Giovanna Garzoni rivela una straordinaria originalità e curiosità intellettuale, che traduce in una profonda, rigorosa osservazione del mondo naturale. In mostra, il vasto corpus dei lavori dell’artista, di proprietà del Gabinetto Stampe e Disegni degli Uffizi, è impreziosito da una serie di prestiti da collezioni private, da musei nazionali ed esteri ed esemplifica l’arco creativo di tutta la sua carriera. La mostra stupirà per la perizia e l’abilità di Giovanna Garzoni nell’uso dell’inchiostro con il quale a mano ferma tracciò piccoli capolavori di stupefacente modernità. Le sue preziose miniature floreali con vasi di foggia cinese e conchiglie provenienti da paesi tropicali e le tante nature morte “ma anche vive” con frutta, piante esotiche e piccoli animali di ogni genere (dagli insetti rappresentati nella loro infinita varietà, a lumache, uccelli e cavallette), fino ad arrivare all’opera simbolo della mostra, la celebre Canina (piccolo cane) inglese raffigurata su un tavolo accanto ad una tazza cinese e ad alcuni biscotti. Ma l’unicità dell’estro creativo della Garzoni si esprimeva anche nel confronto tra oggetti e figura umana, come testimonia il Vecchio di Artimino circondato dai prodotti del suo lavoro di contadino (salumi, frutta, uova, formaggi) e dalle bestie della sua corte (galline e un cane).Interessante poi la l’Autoritratto della giovane Garzoni nei panni del dio Apollo, realizzato dalla pittrice appena ventenne, e l’ insolita miniatura del principe etiope Zaga Christ, ritratto quando Giovanna si trovava alla Corte dei Savoia. Infine, non poteva mancare un omaggio a Raffaello, proprio mentre a Roma alle Scuderie del Quirinale è in corso la grande mostra per il cinquecentenario della morte dell’Urbinate: nell’andito degli Angiolini è esposta infatti anche la copia in miniatura dipinta dalla Garzoni nel 1649 della Madonna della Seggiola, già al tempo pezzo di punta della collezione medicea e tuttora visibile nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt si esprime così in merito alla mostra: “Giovanna Garzoni era una donna che spesso si trovò a lavorare e dipingere con e per altre donne, e questi episodi di sororità contribuirono in parte – ma sempre positivamente – alle sue scelte e agli esiti del suo lavoro. Indipendentemente da questo la Garzoni riuscì da sola, con le proprie forze e il proprio ingegno, tramite un’accorta politica di autopromozione e un’intelligente flessibilità nel muoversi tra le corti italiane ed europee del tempo, a farsi valere e a creare, anche nel nascente genere della natura morta, un linguaggio originale e profondamente poetico...”.
CENNI BIOGRAFICI SU GIOVANNA GARZONI
Giovanna Garzoni nacque ad Ascoli Piceno intorno al 1600 e giovanissima, a Venezia, apprese la tecnica della pittura ad olio, probabilmente dallo zio Pietro Gaia. Una delle sue prime commissioni fu un dipinto per la serie degli Apostoli nella chiesa veneziana dell’Ospedale degli Incurabili, a cui avevano contribuito maestri prestigiosi fra cui Domenico Tintoretto. Nello stesso periodo si perfezionò nelle arti della calligrafia, della miniatura, nell’uso degli strumenti a corda e nel canto; abilità che poté dimostrare alla corte dei Medici all’età di 19 anni. A 22 anni sposò Tiberio Tinelli, ritrattista veneziano, ma la loro unione fallì a causa di un voto di celibato di Giovanna, pronunciato per fuggire la predizione di una morte per parto. Il matrimonio terminò nel 1624 con i parenti di lei pronti a testimoniare il ricorso di Tinelli alla stregoneria. Accogliendo l’invito del fratello a cercare la propria “libertà”, nel 1630 Giovanna si trasferì a Napoli, a servizio del duca di Alcalà, insieme ad Artemisia Gentileschi. Passando per Roma, ottenne il patrocinio dei Barberini e fu introdotta all’Accademia dei Lincei dall’erudito Cassiano Dal Pozzo. Nel 1632 si trasferì a Torino, dove ottenne il titolo di “Miniatrice di Madama Reale”. Nel 1637, alla morte del duca di Savoia, di nuovo in compagnia di Artemisia si diresse in Inghilterra alla corte di Carlo I e lì conobbe Inigo Jones. Alla fine del 1639 Giovanna era a Parigi, nella cerchia del cardinale Richelieu, quindi, tra il 1642 e il 1651 visse principalmente a Firenze, lavorando per i Medici e dipingendo prevalentemente miniature. Stabilitasi infine a Roma, si spense nel 1670 e, prima donna ad ottenere questo onore, venne sepolta nella chiesa dell’Accademia di San Luca. (carlo white)
"FORMARE UNA CLASSE DIRIGENTE"
Dopo l’emergenza È indispensabile un’ampia e approfondita preparazione basata sulle materie umanistiche, che potrà annoverare competenze specialistiche, ma in seconda battuta.
Corriere della Sera,
25 maggio 2020
di Ernesto Galli della Loggia
È almeno dalla fine della Prima Repubblica che l’Italia ha un problema di classe dirigente, della sua debolezza/assenza. E come ha visto bene Ferruccio de Bortoli, questo problema lo ha oggi più che mai, quando ci troviamo certamente a un punto critico della nostra storia. Tuttavia, la discussione che è seguita al suo articolo su queste colonne mi pare essersi fermata sulle generali non avendo chiarito abbastanza i tre aspetti fondamentali della questione, che a me sembrano i seguenti:
1)
Quali capacità deve possedere una classe dirigente per essere tale? Che cosa in particolare la caratterizza? Direi che sono necessarie quattro capacità, soprattutto:
- A) Avere una visione complessiva del proprio Paese, condizione indispensabile per immaginare un suo futuro, per immaginare il tipo di società, di valori e d’interessi che esso deve cercare d’incarnare.
- B) Indispensabile per far ciò è possedere un’adeguata conoscenza del Paese stesso e del mondo. Il che non significa aver viaggiato molto, aver compiuti molti «soggiorni all’estero». Può certamente aiutare ma non è l’essenziale. L’ essenziale è conoscere il passato, le vicende politiche, la cultura, la sensibilità, e quindi aver letto dei libri, dei romanzi, aver visto dei film, ascoltato delle musiche. Il presente e il futuro si costruiscono su basi solide solo conoscendo il passato, non a caso la fucina delle classi dirigenti è sempre stata la storia.
- C) Serve poi un forte tasso di disinteresse personale. Si chiama anche senso dello Stato: è l’idea che nella propria azione l’interesse della collettività (sobriamente e quanto più possibile imparzialmente valutato; in proposito ci sono delle tradizioni) debba prevalere sul proprio tornaconto, di qualunque genere questo sia.
- D) Infine, una classe dirigente è tale se è capace di «assumersi la responsabilità»: cioè se sa prendere delle decisioni. Se sa compromettersi decidendo.
2)
Come e dove si formano le capacità ora dette? Naturalmente e principalmente in una sede elettiva che è l’istruzione scolastica. Un’istruzione che possieda tre caratteristiche: abbia come sua base la cosiddetta cultura generale, cioè quella con forte presenza delle materie umanistiche; sia mirata alle conoscenze proprie delle diverse discipline e non alle cosiddette «competenze», al «saper fare»; e nella quale infine si proceda in base esclusivamente a criteri di merito.
Qui è necessario essere molto chiari, anche a rischio di apparire spiacevolmente unilaterali o, peggio, «passatisti»: ma la chiarezza delle posizioni è una condizione essenziale per discutere in modo fruttuoso. Le classi dirigenti si formano di regola (le eccezioni sono appunto delle eccezioni) solo assumendo come base un’ampia e approfondita cultura generale. Non va mai dimenticato: bisogna sapere molte cose per avere il senso di ciò che è essenziale. Solo una vasta cultura generale – sempre che si ritenga che l’esperienza di un paio di secoli conti qualcosa – dà la duttilità, la capacità di orientamento, l’ampiezza di orizzonti, che servono a compiere quelle scelte di portata generale e di natura complessa che sono le scelte tipiche che competono a una classe dirigente. La quale, ovviamente, potrà benissimo poi annoverare al proprio interno le più varie competenze specialistiche, ma per l’appunto in seconda battuta.
Infine, se è vero che il compito cruciale di una classe dirigente è sempre un compito in definitiva di natura politica, allora c’è un’ultima ragione che milita a favore dell’importanza per la sua formazione della cultura generale a base umanistica. Ed è che una tale cultura appare specialmente predisposta a fornire modelli etici, esempi di fortezza d’animo, di tenacia, di comportamenti ispirati all’obbedienza ai valori – per lo più sostenuti da un’alta qualità idealistica e artistica.
È necessaria una visione complessiva del Paese, la capacità di immaginare che tipo di società, di valori e di interessi si vuole incarnare
– hanno una forte probabilità di lasciare un’impronta positiva nella formazione della personalità. Soprattutto, come ho detto, in vista di un’attività nella vita pubblica.
Il progressivo crollo qualitativo che si è avuto in Italia della classe dirigente, e in specie di quella politica, è una conseguenza diretta dell’implacabile smantellamento che nella nostra scuola si è compiuto del tipo d’istruzione appena tratteggiata. Per opera di ministri impreparati e incapaci, talora fino al grottesco, e dei loro consiglieri. Smantellamento che è andato di pari passo con quello dell’impianto scolastico educativo nel suo complesso. La «povertà educativa» italiana sta, sì, nello scarso numero di iscritti all’università, ma sta soprattutto nell’impreparazione di una gran parte di essi, spesso incapaci (il Paese ne è a conoscenza?) di scrivere quattro righe senza errori di ortografia e di punteggiatura raccapriccianti.
3)
Il ruolo della borghesia produttiva è il terzo aspetto su cui si è soffermata la discussione sulla classe dirigente. Personalmente dubito molto che possano essere le aziende il luogo dove si forma una classe dirigente, così come dubito che possa venire dalla «borghesia produttiva» (industriali e professionalità tecnico-scientifiche) quel «progetto per il Paese» che da tante parti si invoca. Il quale può e deve venire, semmai, dall’ interlocuzione della suddetta borghesia con la politica. Ricordo in proposito che negli anni dell’immediato dopoguerra le basi per la ripresa dell’economia italiana non furono gettate dagli imprenditori (allora anzi in genere molto pessimisti e portati a vedere per la Penisola un avvenire grigio e subordinato). Quelle basi si dovettero a un pugno di figure che possiamo ben definire di visionari imbevuti di spirito nazionale – i Sinigaglia, i Saraceno, i Mattei, i Mattioli, gli Olivetti, anche i Valletta: tra i quali come si vede gli imprenditori veri e propri erano una minoranza atipica – i quali trovarono una controparte ideale in alcuni grandi politici come De Gasperi e La Malfa.
A mio giudizio il compito della borghesia produttiva in quanto classe dirigente deve consistere innanzi tutto nel cercare di essere se stessa, vale a dire produttiva: naturalmente nel modo più corretto (penso evidentemente ai doveri fiscali), moderno ed efficiente possibile. Se parliamo ad esempio dello scarso tasso d’impiego che hanno da noi le professioni tecnologico-scientifiche, ciò non credo proprio che dipenda dal fatto che in Italia manchino ottimi ingegneri, chimici, o biologi o i luoghi dove essi possono formarsi; dipende soprattutto dal fatto che mancano le aziende che li assumano. È nelle aziende, nella loro struttura proprietaria, nella loro dimensione, nella scarsità degli investimenti, che troppo spesso si trova la causa prima della debolezza del «capitale umano» italiano.
componenti con Cariche Sociali (Consiglio, Collegio Revisori e
Probiviri, Dotazione Terrosi), dell’Associazione pensionati ex Banca
Toscana, in considerazione della situazione socio-sanitaria venutasi a
creare dopo lo scoppio dell’epidemia denominata Covid-19 (o
Coronavirus), ha deliberato quanto segue:
- Approvazione dei Bilanci 2019 dell’Associazione e della Dotazione
(che saranno comunque presentati alla prossima Assemblea);
- DONAZIONI PER € 5.000,00 (eurocinquemila) in favore di: Protezione
Civile (€ 2500,00) e Caritas Diocesana (€ 2500,00) per EMERGENZA
CORONAVIRUS.
Soci (che non ha email, o che non ha familiarità con Facebook), ma
le difficoltà che abbiamo incontrato per la spedizione della rivista Voce
Nostra sono le stesse di oggi.
cerchia delle proprie conoscenze.
Famiglie un sentito Augurio di Buona Pasqua !
AVVISO IMPORTANTE
A seguito delle recenti condizioni socio-sanitarie derivanti dall'imperversare del virus COVID-19 e dalle relative disposizioni del Consiglio dei Ministri in materia di prevenzione del possibile contagio, Vi informiamo che la SPEDIZIONE della rivista, originariamente prevista per il giorno 11 marzo 2019, SUBIRA' UN RITARDO. Troverete, comunque, il pdf della medesima (nr 179) su questo stesso sito, nella sezione omonima.
Vi informiamo, altresì che le riunioni e gli accessi del mercoledì presso questa Associazione, (Via Caboto 27 Firenze co BMPS) per i motivi di cui sopra, SONO momentaneamente SOSPESI.
Vi terremo informati in caso di, speriamo presto, cambiamenti favorevoli della situazione attuale.
Il Consiglio Direttivo
SI PORTA A CONOSCENZA CHE E' IN CORSO DI SPEDIZIONE LA LETTERA DI COMUNICAZIONE CHE SARA' INVIATA A TUTTI GLI INTERESSATI PER IL RINNOVO DELLA POLIZZA ASSICURATIVA PER L'ANNO 2018, ovvero a coloro che nel 2017 avevano aderito alla copertura.
ABBIAMO INSERITO NELLA SEZIONE DOCUMENTI IL FAC-SIMILE DELLA COMUNICAZIONE.
Il Consiglio Direttivo
Programma Rimborso Spese Mediche 2020 Personale in quiescenza BT
E' in consegna il nuovo numero della rivistra trimestrale Voce Nostra, sulla quale troverete tanti articoli interessanti.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10220627656870727&set=pcb.2622076744549631&type=3&theater&ifg=1
Siamo lieti di segnalare la mostra "Inno alla Vita" dal 24 ottobre al 9 novembre 2019 della pittrice-scultrice Anna Cecchetti, moglie del socio Giovanni Garuglieri. E siamo ancor di più orgogliosi che il mezzo per comunicarlo sia stato fatto tramite social (facebook) da Giancarlo Ballerini, "anima" della rivista "Voce Nostra", sempre al passo coi tempi.
E' in spedizione il nuovo numero di Voce Nostra. Come sempre nella sezione omonima potrete trovare la rivista in formato pdf.
Il Comitato Direttivo.
E' in spedizione il nuovo numero di Voce Nostra. Come sempre nella sezione omonima potrete trovare la rivista in formato pdf.
Il Consiglio Direttivo augura a tutti una buona lettura.
Il Presidente dell'Associazione Pensionati della Banca Toscana, il Consiglio Direttivo, i Collegi dei Revisori e dei Probiviri, la
Dotazione Emilio Terrosi e la Redazione di Voce Nostra, AUGURANO a tutti i soci ed alle loro Famiglie,
nonchè a tutti i 1482 membri iscritti al gruppo di Facebook ..."eri della Banca
Toscana..."
una serena BUONA PASQUA.
E' in corso di spedizione il periodico trimestrale dell'Associazione. Come al solito troverete molti spunti interessanti da esaminare, e potrete scaricarlo in formato pdf nella sezione omonima. Buona lettura !
L'Associazione Pensionati della Banca Toscana, della quale Roberto era uno stimato ed apprezzato Consigliere, nonché puntuale ed autorevole riferimento di ogni Riunione Direttiva, porge le più sentite condoglianze alla famiglia. La sua competenza ci mancherà. Il suo spessore umano ancora di più.
Il Consiglio Direttivo
Carissimi Colleghi Pensionati,
NOTIZIA IMPORTANTISSIMA
Con rifermento al "Programma di Rimborso Spese Mediche 2019" ed alla
Rete Sanitaria POSTE PROTEZIONE di cui ci avvaliamo da quest'anno, Vi
segnaliamo che nella sezione DOCUMENTI potete accedere al Manuale
Operativo contenente le informazioni che possono essere utili per tutte le
tipologie di richieste di rimborso.
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Questo il link per accedere velocemente al sito della Caspie
https://www.caspieonline.it/default.aspx?r=1
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In riferimento alle modalità di adesione al Piano Sanitario 2019, vi comunichiamo che il termine di chiusura della "Campagna Adesioni 2019" è stato prorogato al 3 marzo, SOTTOLINEANDO che la mancata adesione al Piano 2019, preclude la possibilità di assicurarsi nelle annualità future (la copertura infatti prevede l'adesione senza soluzione di continuità).
Vi informiamo che nella SEZIONE DOCUMENTI di questo sito web troverete un fac-simile della lettera che BMPS sta per inviare a tutti coloro che erano assicurati, lo scorso anno, con la vecchia polizza GENERALI.
Ci sono, come vedrete, delle NOVITA', che vi si riassumono, principalmente nei seguenti punti.
- La Polizza Assicurativa da quest'anno è gestita da CASPIE ed è la stessa dei colleghi pensionati BMPS;
- La sottoscrizione deve essere fatta online sul sito www.caspieonline.it - previo censimento (registrazione) tramite il quale si ottiene una USERID ed una PASSWORD che ci permette di confermare/modificare i dati necessari ad attivare la copertura assicurativa dell'assicurato e dei relativi familiari;
- Il premio è di € 462,00 annue - comprensivo di assicurato e familiare a carico; il familiare non a carico, da quest'anno, passa a € 900,00 (pertanto l'importo relativo all'assicurato + familiare fiscalmente non a carico passa a € 1.362,00);
- Da quest'anno il premio può essere rateizzato e non sarà più necessario effettuare alcun bonifico, ma il relativo importo, unitario o rateizzato, verrà addebitato sul c/c, tramite sottoscrizione online di relativo mandato per addebito diretto SEPA;
- l'inclusione dei familiari fiscalmente NON a carico deve essere confermata e finalizzata completando la compilazione del form online (mod. SEPA con firma elettronica); vincolo adesione 3 anni. Il "contatore" del vincolo 3 anni di adesione minima per Familiare Non A Carico, riparte da quest'anno, pertanto chi decide di includere un FNAC lo terrà tale fino al 31.12.2021 (addebito quota in c/c compreso);
- Il termine di chiusura della Campagna adesioni è stato fissato al 24 febbraio 2019.
Per soddisfare le domande, delucidazioni e quant'altro, di tutti gli associati, siete pregati di formulare i vostri quesiti tramite email al nostro indirizzo di posta elettronica … info@pensionatibt.it ; solo così, ci auguriamo, riusciremo ad esaurirle tutte.
Un caloroso saluto a tutti voi.
Il Comitato Direttivo
.... a tutti i soci ed a tutti i frequentatori del nostro sito web, a chi ci capita per caso ed a chi al solo rammentare le parole "Banca Toscana" prova ancora un brivido ...ed un sentimento di forte appartenenza. A tutti voi ed alle vostre famiglie, da noi tutti !
Il Presidente dell'Associazione Pensionati della Banca Toscana, il Consiglio Direttivo, i Collegi dei Revisori e dei Probiviri, la Dotazione Emilio Terrosi e la Redazione di Voce Nostra.
Salve a tutti ! E' in corso di spedizione la rivista della nostra Associazione. La versione digitale è disponibile fin da subito sotto la sezione omonima e può essere consultata on line....assieme agli ultimi 10 numeri.
Il Consiglio Direttivo
CONTRIBUTO SPESE SANITARIE
Ricordiamo a chi non avesse ancora fatto domanda che sul sito della Cassa Mutua Banca Toscana, www.cassamutuabancatoscana.it è possibile consultare il regolamento e scaricare il modello per il Contributo Spese Sanitarie 2017, le domande potranno essere inoltrate entro il 30 Settembre 2018.
Entrato in vigore il 25 maggio 2018, il Regolamento Protezione Dati Personali (GDPR) è costituito da una serie di norme che regolano la protezione dei dati individuali.
Se come ci auspichiamo, desiderate ricevere informazioni sulla nostra Associazione e continuare a farne attivamente parte, non dovete fare niente; come previsto saremo autorizzati ad utilizzare i Vostri dati in nostro possesso per le finalità e gli scopi Previsti al nostro Statuto.
Nella sezione MODULI E DOCUMENTI, troverete tutte le informazioni necessarie.
Il Consiglio Direttivo
Informiamo gli Associati che non hanno ancora ricevuto il CU (ex CUD), che per averlo con urgenza è possibile inviare la richiesta per email, allegando una fotocopia di un documento d'identità a:
- giancarlo.guerrini@mps.it e, p.c. a:
IL CONSIGLIO DIRETTIVO
A seguito della chiusura di varie Filiali della Banca Monte dei Paschi, l'IBAN dei conti correnti di molti Soci, sul quale poter addebitare annualmente la quota sociale, è variato.
Siete pregati di volercelo comunicare tempestivamente, così come eventuali variazioni di indirizzo, recapito telefonico, fisso o di cellulare, e-mail, al fine di avere sempre aggiornato il relativo schedario.
Vi informiamo che potete contattarci, ogni mercoledì mattina, al vecchio numero telefonico
055/282925,
oppure scriverci per e-mail all'indirizzo di posta elettronica
PS - per coloro che hanno un indirizzo di posta elettronica, comunichiamo che chi fosse interessato può richiedere (sempre per e-mail all'indirizzo di cui sopra) le credenziali per accedere direttamente, tramite il sito web
alla propria scheda personale per controllare in tempo reale l'esattezza dei propri dati.
POLIZZA ASSICURATIVA E DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2017
Com'é¨ noto una delle principali attività dell'Associazione consiste nel tenere i contatti con la BMPS e la compagnia assicurativa per garantire agli associati le migliori condizioni possibili.
Vediamo, in un breve glossario, come si indicano in dichiarazione 2017 gli importi relativi.
premio assicurazione
è l'importo per cui viene fatto il bonifico alla compagnia d'assicurazione e può comprendere oltre al socio pensionato, anche il coniuge, fiscalmente (o non fiscalmente) a carico. Il suddetto importo va indicato tra gli oneri in deduzione al rigo E26 codice 13 per il mod. 730 (Risoluzione 11.07.2008 n. 293; Risoluzione 02.08.2016 n. 65).
Nel caso che il premio comprenda anche il coniuge fiscalmente non a carico (certificazione assistenza Sanint) è data facoltà, secondo convenienza fiscale, di optare per l'imputazione dell'intera quota deducibile all'associato, oppure di scindere le due quote (associato e coniuge) inserendo la parte di quest'ultimo nel relativo mod. 730 (stesso rigo, medesimo codice).
rimborsi spese sostenute le spese sanitarie rimborsate non possono essere portate in detrazione, pertanto, poichè l'assicurazione non rimborsa generalmente l'intera somma, in detrazione al rigo E1 va indicata la somma rimasta effettivamente a carico.
rimborso spese in anni fiscali diversi nel caso specifico nel quale la richiesta di rimborso venga riconosciuta nell'anno successivo (es. nel 2017 su spese sostenute nel 2016) detti rimborsi riferiti a spese sostenute in anni di imposta precedenti andranno riportati nel rigo D7 del modello 730, tra i redditi da assoggettare a tassazione separata (nella dichiarazione del prossimo anno). Ovviamente al rigo E1 si riporterà la spesa sanitaria per intero (nella dichiarazione di quest'anno).
detraibile e deducibile
gli oneri "deducibili", ovvero le spese che possono essere sottratte al reddito prima di calcolare l'imposta da pagare;
le spese "detraibili", che invece possono essere sottratte direttamente alle imposte da pagare, diminuendone così l'importo.
Qualora ci sia una spesa (generalmente i contributi alle onlus/ong) per la quale si può scegliere tra deducibile e detraibile, conviene sempre inserirla tra le spese deducibili.
L'Associazione Pensionati Banca Toscana